35, 27, 27. Non sono i numeri per giocare al lotto ma la previsione di Vittorio Sgarbi su come finirenno le elezioni politiche. Una previsione lanciata ieri dalla Sicilia mentre entrava a Palazzo d’orleans per prendere la propria delega e diventare, così, assessore regionale ai Beni culturali. Almeno fino a quando non ci sarà un nuovo governo nazionale nel quale spera di andare a fare il Ministro dei Beni culturali.

E a dare peso alle previsione di Sgarbi arrivano, adesso, i sondaggi di Index Research con percentuali simili a quelle che Sgarbi proclamava ieri.

I partiti del centrodestra al sarebbero al 36,6% nelle intenzioni di voto rilevate al 30 novembre, quelli del centro sinistra al 29,2% e i 5 stelle terzi al 27,5% mentre i partiti di sinistra insieme sarebbero al 6,4%.

Ma i dati essenziali, più dei numeri, sono rappresentati dal fatto che il centrodestra nel complesso risulta stabile, mentre centrosinistra e 5 stelle perdono qualcosa anche se in misura appena apprezzabile. Così come i partiti di sinistra guadagnano qualcosa ma si parla dello 0,1%.

Se dall’equazione si toglie ciò che viene valutato come ‘altri’ sia nel centrodestra che nel centro sinistra si finisce ‘su per giù’ ai numeri di Sgarbi.

Significativpo, comunque, nel centrosinistra la debacle completa di ap che non si avvicina nemmeno a sjuperare los barramentod el 3% fermandosi al 1,7% in calo mentre è stabile il Pd.

Nel centrodestra stabile Forza Italia e in calo la Lega. leggera risalita di Fratelli d’Italia (0,1%).

A sinistra i partiti che compongono la coalizioen farebbero bene a correre insieme se vogliono ‘passare’ visto che solo Mdp Articolo Uno sembra in grado di passare lo sbarramento del 3%

dati sovrapponibili a quelli che sono usciti dalle urne in Sicilia. Ma alle elezioni nazionali mancano ancora mesi anche se il governo siciliano spera che le cose vadano così per avere a Roma un governo dello stesso colore