Liz Truss, dopo neanche due mesi dall’incarico, ha annunciato le sue dimissioni da primo ministro britannico. Si tratta del mandato più breve da premier, essendo durato appena 44 giorni. Battuto, infatti, quello di George Canning, rimasto in carica per 119 giorni prima di morire nel 1827.

Truss, 47 anni, ha spiegato di essersi resa conto che non poteva preservare il mandato che le era stato conferito dalla defunta regina Elisabetta II e ha deciso di dimettersi. Di conseguenza, ci saranno, entro una settimana, le elezioni per leadership del Partito conservare. Nel frattempo, Liz Truss resterà al numero 10 di Downing Street fino alla scelta del suo successore. Tuttavia, i laburisti e i LibDem chiedono di tornare al voto.

Nel suo comunicato, Truss ha affermato: “Sono entrata in carica in un momento di grande instabilità economica e internazionale. Le famiglie e le imprese erano preoccupate su come pagare le bollette. La guerra di Putin in Ucraina minaccia la sicurezza del nostro intero continente” e ha concluso spiegando di essere stata eletta con il mandato di creare una maggiore crescita economica ma di non essere stata in grado di realizzarla.

Durante il suo brevissimo mandato, infatti, Liz Truss ha supervisionato un mini-Bilancio che ha causato, tra le altre cose, il ‘licenziamento’ del Cancelliere dello Scacchiere Kwasi Kwarteng. Nel Bilancio c’era l’attuazione di un programma radicale di tagli alle tasse, criticato perché s’indirizzava anche alle persone più ricche del Regno Unito in nome del principio della ‘crescita economica ma concedendo meno aiuti alle fasce di popolazione più vulnerabili e a basso reddito. Tant’è che il governo è stato costretto all’inversione di marcia.