Premiato a Roma, nel salone d’Onore del CONI, il progetto siciliano “Liberi di…liberi da…”, in occasione della decima edizione del Premio Nazionale l’Amico Atletico, organizzato dalla Fondazione “Gabriele Cardinaletti” Onlus, in collaborazione con il CONI, il CIP (Comitato Italiano Paralimpico), l’ICS (Istituto per il Credito Sportivo), l’USSI (Unione Stampa Sportiva Italiana).
Un riconoscimento conferito al direttore del progetto, Concetta Carbone, per essere riuscita a coniugare sport e inclusione sociale.
Due premi speciali “per l’attaccamento incondizionato alla maglia” sono stati consegnati alla memoria di Pietro Mennea e a Valentina Vezzali, pluricampionessa olimpica e mondiale di scherma.
A consegnare i riconoscimenti, insieme al padrone di casa, il presidente del Coni, Giovanni Malagò, Roberto Mancini, Josefa Idem, Andrea Lucchetta, Alessandra Sensini.
Il progetto siciliano Liberi di…liberi da… tre anni fa si concluse con la partecipazione ad Ancona, ai Campionati Mondiali di Vela d’Altura – ORC International World Championship, di una imbarcazione completamente rimessa a nuovo da un gruppo di ex detenuti ed ex tossicodipendenti.
L’intento del progetto di “inclusione sociale”, finanziato dalla Regione siciliana, Dipartimento Famiglia e Politiche sociali, era proprio quello di riuscire a creare lavoro e al tempo stesso restituire dignità e capacità a persone in condizioni di svantaggio.
A consegnare il riconoscimento al direttore del progetto, Concetta Carbone, il presidente della Fiv, la Federazione Italiana Vela, Francesco Ettorre insieme al campione mondiale di Vela, Alberto Rossi, leader e timoniere di Enfant Terrible.
Per la realizzazione del progetto Liberi di…liberi da…è stata indispensabile la collaborazione del tessuto imprenditoriale del territorio siracusano, rappresentato in questo caso da aziende del comparto nautico che hanno aderito all’iniziativa e che hanno ospitato, presso le proprie strutture, i destinatari dell’iniziativa.
Qui i giovani selezionati sono stati prima preparati e successivamente inseriti a lavorare nel settore della nautica.
“Ciascun cantiere navale ha introdotto nel proprio ciclo produttivo questi ragazzi – ha spiegato il direttore del progetto, Concetta Carbone – In una prima fase è stato loro insegnato il lavoro in azienda. Tra gli obiettivi del progetto c’era proprio quello di dimostrare che in situazioni del genere è possibile creare rete: da una parte il mondo del giovane a rischio esclusione, dall’altro l’azienda che utilizza mano d’opera, formata e preparata secondo le proprie aspettative. I giovani che hanno partecipato al progetto sono stati retribuiti dalla Regione siciliana. In questo modo siamo riusciti a mettere in moto contemporaneamente un percorso di inclusione sociale, ma abbiamo creato anche un vantaggio all’azienda che accolto i ragazzi”.
Ma la prova più entusiasmante per gli ex detenuti è stata la partecipazione a un prestigioso evento sportivo: il Campionato Mondiale ORC International di Vela.
La “barca della solidarietà”, concessa in uso da una società siracusana, è stata attrezzata, manutenzionata e preparata per la regata di Ancona del 2013 dagli stessi allievi in Work Experience, e infine iscritta ai campionati mondiali di Vela.
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