Quando si pensa allo yuan digitale e a un nuovo modo di concepire le criptovalute, va tenuto sempre ben presente che la Cina mantiene i controlli sui capitali, il che impedisce alla valuta di fluire all’estero e viceversa. Quindi, va ricordato che il regime comunista cinese, continua a regolare rigorosamente la valuta cinese. In altre parole, la banca centrale cinese può regolare il perno dei prezzi come ritiene opportuno.
Comunque, la buona o cattiva salute dell’economia cinese, la seconda economia più grande del mondo, ha un forte impatto. Il desiderio di internazionalizzare la sua valuta è stato un obiettivo fin dagli anni 2000. La relativa stabilità è, certamente, un prerequisito per l’uso dello yuan al fine di essere accettato come valuta internazionale e, anche, come sostituto del dollaro. A poco a poco lo yuan dovrebbe, quindi, svolgere un ruolo importante in Asia, come il dollaro statunitense negli Stati Uniti e l’euro nell’Unione Europea.
In questo nuovo panorama, l’interessa per il singolo investitore nei confronti del trading dello yuan digitale, cresce sempre più. Questa criptovaluta cinese, infatti, potrebbe dare buoni frutti. La strategia di lanciare questa valuta virtuale, non a caso, trova ragione di forte sviluppo, su diverse buone ragioni.
Ad esempio, questa applicazione e servizio, può essere utilizzata quotidianamente, da centinaia di milioni di cinesi, il che, in pratica, andrebbe a promuovere e accelerare l’adozione dello yuan digitale tra il grande pubblico, su larga scala. Oltre a ciò, gli esperti che sono stati in grado di esaminare un portafoglio di yuan digitali che è stato utilizzato brevemente, hanno dichiarato di aver scoperto importanti dettagli tecnici e possibili scenari di utilizzo.
Il sito https://yuanpaygroup.org/it, può essere di particolare aiuto. Come è risaputo, le aziende, le organizzazioni governative e gli individui, devono tutti, cambiare i processi per acclimatarsi all’ambiente digitale.
Uno dei modi in cui la PBOC, ovvero la Banca Popolare Cinese che è, poi, la banca centrale della Repubblica Popolare Cinese, si sta adattando a una economia digitale, lanciando una versione digitale della valuta fiduciaria locale. Lo yuan è la valuta cinese, ma la PBOC si sta preparando per l’introduzione di uno yuan digitale da oltre mezzo decennio.
I dettagli esatti di questa nuova moneta digitale, la prima creata da una grande banca centrale, non sono, ancora, del tutto noti. Tuttavia, è già risaputo che la moneta digitale verrà utilizzata con portafogli digitali scaricati su dispositivi come gli smartphone. Proprio come gli utenti di criptovalute scaricano portafogli, come il portafoglio Bitcoin online, gli utenti cinesi potranno avere un portafoglio dal PBOC e memorizzare lì il loro yuan digitale.
Potrebbero anche trasferire yuan dal loro conto a filiali e sportelli bancomat in yuan digitale sui loro dispositivi. Ma, perché la banca centrale della Repubblica Popolare Cinese ha voluto creare lo yuan digitale? La Cina ha gradualmente inasprito le restrizioni sulle monete digitali e sulle criptovalute, quindi, non sorprende che, volendo combattere il fuoco con il fuoco, la banca centrale della Repubblica Popolare Cinese lancia una sua criptovaluta.
Tuttavia, il motivo principale per cui la Cina, apparentemente, produce lo yuan digitale è combattere i crimini finanziari. Monitorando la spesa digitale, il paese può fare di più per individuare gli autori di reati come il riciclaggio di denaro. Vi è, poi, anche un argomento che spiegherebbe molto bene la nascita dello yuan digitale agevolata dalla banca centrale della Repubblica Popolare Cinese, ovvero Libra, la criptovaluta di Facebook. La moneta di Facebook potrebbe contribuire a rafforzare il dollaro e, di conseguenza, la Cina punta a fornire lo yuan digitale per poter arginare il fenomeno. Infatti, sebbene Facebook sia vietato in Cina, alcuni cittadini cinesi hanno accesso ad esso tramite una rete privata virtuale, altrimenti nota come VPN e, andando a concludere, almeno in teoria, potrebbero anche accedere a Libra.
Commenta con Facebook