Un uso che non ha più motivo di esistere, visto che la stessa molecola selezionata dalla bile degli orsi, viene ormai sintetizzata in laboratorio senza più bisogno di torturare i poveri animali. Si tratta dei cosiddetti orsi della luna, per via del semicherchio chiaro che presentano sul collo. Sono loro ad essere ancora costretti negli allevamenti del sud est asiatico, all’interno di gabbie poco più grandi del corpo. Dall’addome fuoriesce un catetere che drena la bile, raccolta per rifornire la medicina tradizionale.

Dal 2015, in Vietnam, non sarebbe più possibile produrre la bile, ma un rapporto presentanto dall’Ufficio Traffic del WWF, sembra dimostrare che le cose non stanno proprio così. Dall’indagine condotta nei negozi di sei città vietnamite, infatti, è emerso che l’offerta della bile di orso si è solo lievemente ridotta. Il divieto vale per la produzione, detenzione e pubblicizzazione della bile, ma nessun reale piano di conversione degli ex allevamenti è in corso, sebbene tutti gli animali devono essere microchippati. Facile allora immaginare perchè l’offerta della bile si sia solo lievemente ridotta, e poco convince la giustificazione fornita dai commercianti, ossia che la bile da loro venduta era stata acquistata all’estero.

Il rapporto dell’Ufficio Traffic del WWF è stato distribuito in occasione della conferenza sui traffici illegali di specie protette in corso di svolgimento ad Hanoi.

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