Il corpo di un lupo recuperato dal CRAS (Centro Recupero Animali Selvatici) della Riserva Naturale Regionale di San Giuliano. Il povero animale era stato individuato, lungo la statale 407 Basentana nel territorio comunale di Ferrandina (MT).

Un automobilista lo aveva notato vistosamente ferito mentre si trascinava con una sola zampa oltre il ciglio stradale; era poi sparito nel buio. La mattina successiva, nella speranza di poterlo recuperare per le necessarie cure, anche il responsabile del CRAS materano si era subito attivato facendosi accompagnare sul posto dallo stesso automobilista. Dopo una breve ricerca l’animale veniva trovato, purtroppo ormai morto. Era finito lungo la scarpata sottostante la Strada Statale.

Già nella giornata di oggi il corpo del lupo è stato trasferito dallo stesso presso la sezione di Matera dell’IZS (Istituto Zooprofilattico Sperimentale) di Puglia e Basilicata per le analisi necroscopiche.

In soli quattro mesi si tratta del secondo Lupo investito sulle strade del materano e recuperato dal CRAS. Il caso precedente riguardava un esemplare femmina trovato morto sulla provinciale Matera Metaponto non lontano da Pomarico. Secondo lo stesso CRAS è molto probabile che questi ritrovamenti siano solo alcuni dei casi conosciuti e che molti altri esemplari a seguito degli incidenti vanno a morire oltre le strade senza che nessuno possa fare qualcosa né accorgersi della loro presenza. Nella maggior parte dei casi gli automobilisti non riconoscono con certezza la specie, soprattutto di notte, e pensano si tratti di cani randagi vaganti.

E’ molto importante – dichiara Matteo Visceglia, Responsabile del CRAS – la collaborazione dei cittadini nel salvataggio della fauna in difficoltà o ferita ma anche nel recupero di esemplari deceduti di elevato valore scientifico e naturalistico come Lupo, Lontra, Gatto selvatico, solo per citare alcune specie. Le analisi e i dati che si possono raccogliere con i molteplici esami scientifici contribuiscono alla migliore conoscenza delle problematiche della specie e conseguentemente alla migliore conservazione e tutela. Il Lupo sta attraversando ultimamente un periodo molto difficile per le note questioni attinenti il rapporto problematico con gli allevatori ma solo una buona conoscenza di tutti gli aspetti legati alla sua biologia, comportamento e distribuzione sul territorio possono aiutare a trovare adeguate soluzioni che permettano di favorire una migliore convivenza tra questa specie e le attività zootecniche. Non va dimenticato il fatto che il recente aumento della presenza di Lupo nel materano è legata ad un generale processo di espansione registrato a livello nazionale grazie alle normative di salvaguardia della fauna e alla presenza di aree protette. Ma è soprattutto l’incremento demografico delle sue principali prede naturali, soprattutto cinghiali, a far arrivare il Lupo ovunque, anche dove fino a pochi anni fa nessuno poteva immaginare”.

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