Che cos’è il lupus?
Non è insolito sentir parlare, in tv o sui social, di una patologia chiamata lupus, ma di cosa si tratta precisamente?

Cominciamo col dire che il lupus è una malattia cronica autoimmune, ovvero una di quelle patologie che determina un’alterazione del sistema immunitario, dando origine a risposte immuni anomale o autoimmuni (dirette cioè contro lo stesso organismo).

La patologia può coinvolgere diversi distretti corporei, manifestandosi con sintomi diversi.

Nelle forme lievi, il lupus provoca l’infiammazione di pelle e articolazioni. Nelle forme moderate, coinvolge il sangue, i polmoni, i reni e il cuore. Nelle forme più severe, infine, provoca danni agli organi colpiti, e coinvolge anche il sistema nervoso.

Ma entriamo nel dettaglio e scopriamo tutto quello che c’è da sapere sul lupus: cos’è e come si tratta, ma anche come diagnosticarlo e quali sono le sue principali tipologie.

Tipologie
Esistono diverse forme di lupus, che si manifestano in modo diverso e hanno un differente grado di severità. La forma più grave è il lupus eritematoso sistemico che colpisce il tessuto connettivo e causa disturbi a livello di cute e mucose.

Altre forme, come il lupus eritematoso discoide, interessano esclusivamente la pelle e si manifestano con lesioni e arrossamenti cutanei. Il lupus eritematoso cutaneo subacuto, invece, si differenzia per la localizzazione degli arrossamenti e delle irritazioni della pelle, che si concentrano sul tronco e sugli arti superiori.

Infine, esiste la forma provocata da farmaci, che ha sintomi molto simili al lupus eritematoso sistemico, ma può essere risolta smettendo di assumere lo specifico farmaco che ne ha determinato la comparsa.

Perché viene il lupus?
Come accennato prima, il lupus è una malattia autoimmune; dunque, il sistema immunitario attacca erroneamente le cellule dell’organismo, provocando danni sia agli organi che ai tessuti.
Le cause alla base della patologia sono molteplici e di diverso tipo. Primi fra tutti ci sono i fattori genetici; pertanto, se si hanno familiari colpiti da lupus, sarà più probabile svilupparlo.

Non sono ancora stati individuati i geni responsabili della patologia. La causa più probabile sembra essere una serie di mutazioni a carico dei geni coinvolti nella regolazione di alcune funzioni immunitarie.

Anche i fattori ambientali possono contribuire all’insorgenza del lupus, ad esempio:

  • Il fumo
  • L’esposizione ai raggi UV
  • Alcune infezioni, come quella causata dal virus di Epstein-Barr, responsabile della mononucleosi.

Quali sono i primi sintomi del lupus?
I sintomi iniziali del lupus sono di carattere generale e comprendono astenia (una condizione caratterizzata da estrema stanchezza e mancanza di energie) e malessere generale. La stanchezza e il malessere sono aspetti invalidanti della malattia, che possono rendere difficili le normali attività quotidiane, compromettendo la qualità della vita.

Questi primi sintomi sono seguiti, a distanza di breve tempo, da disturbi alle articolazioni ed eruzioni cutanee. Queste ultime si manifestano con macchie o rilievi, solitamente localizzati su mani, polsi e viso.

Uno dei segni tipici del lupus è l’eritema a farfalla che si forma su guance e naso. Le lesioni cutanee, in alcuni casi, possono essere pruriginose e dolenti, e peggiorare se esposte al sole.

Con la progressione della malattia, questa aggredisce dapprima le cellule di sangue, cuore, polmoni e reni, e successivamente si estende al sistema nervoso.

Altri sintomi associati al lupus possono includere:

  • Febbre
  • Mal di testa
  • Ipertensione
  • Alopecia
  • Linfonodi ingrossati
  • Ulcere del cavo orale
  • Perdita di memoria.

Quanto è grave il lupus?
Se correttamente trattato, è possibile convivere con il lupus per lungo tempo. Infatti, a differenza di come avveniva negli anni ‘50 del Novecento, l’80-90% delle persone affette da lupus può godere di un’aspettativa di vita quasi normale.

Che problemi può dare il lupus?
Nonostante sia possibile, come detto prima, condurre una vita normale anche con il lupus, esiste il rischio di sviluppare complicazioni. Le principali riguardano i problemi a carico dei reni.

Un’alta percentuale di pazienti con lupus eritematoso sistemico può sviluppare problemi nefrologici, e nei casi più gravi, se non adeguatamente trattati, insufficienza renale.

Le complicazioni del lupus possono interessare, inoltre, l’apparato cardiovascolare.
Sono abbastanza frequenti anche i disturbi dell’umore, le cefalee e le crisi epilettiche.

Qual è il trattamento?
Il trattamento del lupus è indirizzato ad aumentare l’aspettativa di vita del paziente, a migliorarne la qualità, e a prevenire il riacutizzarsi della patologia.

I trattamenti si avvalgono principalmente di farmaci:

  • Immunosoppressori, per limitare i danni dovuti alle disfunzioni del sistema immunitario
  • Corticosteroidi, per ridurre l’infiammazione e alleviare la sintomatologia
  • Antimalarici, per trattare i sintomi principali e prevenire i problemi cutanei
  • FANS (farmaci antinfiammatori non steroidei) e antidolorifici per ridurre non solo l’infiammazione, ma anche il dolore alle articolazioni e ai muscoli.

Un avanzamento terapeutico importante per il trattamento del lupus è infine rappresentato dai farmaci biotecnologici, impiegati nelle terapie mirate su bersagli molecolari.