Mi spiace morire”. In queste parole, pronunciate in una delle sue ultime interviste con Fabio Fazio, c’è tutta l’ironia e l’umanità di Ornella Vanoni. La cantante si è spenta a Milano, la sera del 21 novembre 2025, nella sua casa. Aveva 91 anni. A stroncarla, secondo quanto riferito dal Corriere della Sera, un arresto cardiocircolatorio sopraggiunto intorno alle 23. I soccorsi del 118, purtroppo, non hanno potuto fare nulla.

Con la sua scomparsa, l’Italia perde una delle sue voci più autorevoli, intense e riconoscibili. Una carriera straordinaria, iniziata nel 1956, che ha attraversato più di sette decenni di storia musicale e culturale italiana. Vanoni ha saputo reinventarsi più volte, passando dal teatro alla canzone d’autore, dal jazz alla bossa nova, lasciando un’impronta indelebile nella memoria collettiva.

L’inizio con Strehler e le “canzoni della mala”

Il talento di Ornella Vanoni si manifesta presto. Figlia di un industriale farmaceutico, nasce a Milano il 22 settembre 1934. Dopo un’educazione cosmopolita tra Svizzera, Francia e Inghilterra, torna in Italia e si iscrive nel 1953 all’Accademia d’arte drammatica del Piccolo Teatro. Diventa subito l’allieva prediletta di Giorgio Strehler, con cui avrà anche una relazione sentimentale.

Sono anni di grande fermento creativo: grazie alla collaborazione con autori come Dario Fo, Fiorenzo Carpi, Fausto Amodei e Gino Negri, nasce il repertorio delle “canzoni della mala”, ballate ispirate a storie di malavita e cronaca nera. È un successo di critica e pubblico. La voce sofisticata e la sensibilità interpretativa di Vanoni colpiscono profondamente.

Dalla musica al teatro, fino a Broadway

Negli anni Sessanta, Ornella Vanoni consolida il suo talento anche come attrice. Nel 1963 sostituisce Lea Massari nel ruolo di Rosetta nella celebre commedia musicale Rugantino, scritta da Garinei & Giovannini. Nel 1964, lo spettacolo viene portato a Broadway, regalando all’artista milanese anche una ribalta internazionale.

Nel frattempo, la sua carriera discografica decolla. Tra i brani più amati: Che cosa c’è, Tristezza, Una ragione di più, Io ti darò di più, La musica è finita – presentata a Sanremo nel 1967 – e naturalmente L’appuntamento. Ma è con Senza fine, scritta da Gino Paoli, che Vanoni conquista il grande pubblico.

Il legame con Gino Paoli: amore e arte

Il sodalizio con Gino Paoli è stato artistico e sentimentale. Un amore travolgente e tormentato, che ha segnato la vita della cantante e alimentato alcune delle sue interpretazioni più intense. “Ero ancora innamorata di Gino”, racconterà anni dopo. “Mi ha sconsigliato sino all’ultimo di sposare Lucio Ardenzi, minacciando persino di venire alla cerimonia a cantare Senza fine”.
Nonostante il matrimonio con l’impresario teatrale Lucio Ardenzi, nel 1960, la relazione si chiude presto. Quando nasce il figlio Cristiano, nel 1962, la coppia è già separata.

Una carriera da record

Con oltre 100 progetti discografici pubblicati – tra album, EP e raccolte – e più di 55 milioni di dischi venduti, Ornella Vanoni è una delle cantanti italiane di maggiore successo. La sua carriera è una delle più longeve dello spettacolo italiano.
Vanoni ha attraversato epoche, mode e generazioni, rimanendo sempre fedele a se stessa. Ha saputo cambiare stile senza perdere la sua identità, esplorando generi come il pop d’autore, il jazz e la bossa nova, collaborando con i più importanti musicisti italiani e internazionali: Dario Fo, Ivano Fossati, Paolo Conte, Lucio Dalla, New Trolls, Fabrizio De André, Mogol, Franco Califano, Bruno Lauzi, solo per citarne alcuni.

Lo stile inconfondibile di una voce immortale

Dotata di una voce unica, dal timbro profondo e sensuale, Ornella Vanoni ha sempre saputo distinguersi per la sua interpretazione raffinata. Ogni sua esibizione era un racconto. Ogni nota sembrava portare con sé un’emozione vissuta. Anche negli ultimi anni, nonostante l’età, aveva mantenuto la sua ironia e il suo amore per la vita. “Negli ultimi tempi sentiva il peso del corpo che invecchia e la mente giovane”, raccontavano amici e colleghi. Eppure non aveva mai smesso di esprimersi, di cantare, di emozionare.

Una vita oltre la musica

Ornella Vanoni è stata anche attrice, conduttrice televisiva, ospite fissa in programmi di successo. La sua personalità irriverente, elegante e mai banale l’ha resa amatissima anche dalle nuove generazioni. Non era solo una cantante, ma un personaggio pubblico capace di parlare di sé e del mondo con disarmante sincerità.

Nel corso della sua vita ha affrontato dolori e solitudini, ma sempre con ironia e forza. Era una donna libera, indipendente, che non ha mai avuto paura di dire ciò che pensava. Una vera signora della musica italiana.

Curiosità: lo sapevi che…?

  • Ornella Vanoni è stata tra le prime interpreti italiane a fondere la canzone con il teatro, aprendo la strada a nuove forme di spettacolo.
  • Ha partecipato più volte al Festival di Sanremo, ma ha sempre mantenuto un atteggiamento libero e indipendente dal contesto competitivo.
  • Negli ultimi anni era diventata un’icona anche sui social, apprezzata dai giovani per la sua ironia.
  • Ha recitato in film, condotto programmi e collaborato con il mondo della moda.
  • Amava definirsi “pigra ma instancabile”.