Non ci sarà alcuna deroga al tetto dei due mandati. La decisione è stata comunicata da Giuseppe Conte, leader del MoVimento 5 Stelle, ai ‘big’. Quindi, non ci sarà la possibiità di rielezione per Roberto Fico (presidente della Camera dei Deputati), Paola Taverna, Vito Crimi, Riccardo Fraccaro, Alfonso Bonafede e Stefano Buffagni.

Ha vinto, quindi, la linea ‘oltranzista’ di Beppe Grillo, co-fondatore del M5S, che aveva minacciato di lasciare la sua creatura se ci fosse stata una deroga a uno dei principi pentastellati. I ‘big’ del M5S non potranno candidarsi neanche in altre competizioni elettorali, ad esempio nelle regionali o nelle europee. Quindi, nessuna eccezione.

Altri nomi che non saranno candidabili con il M5S: Fabiana Dadone (ministro delle Politiche giovanili), Federico D’Incà (ministro per i Rapporti co il Parlamento), l’ex ministro Danilo Toninelli, Giuseppe Brescia (presidente della commissione Affari costituzionali), Nunzia Catalfo (ex minitra del Lavoro), Giulia Grillo (ex ministro della Salute).

Carlo Sibilia, parlamentare da 9 anni e sottosegretario all’Interno, su Twitter ha scritto: “Il no di Giuseppe Conte alla deroga al tetto dei due mandati è una scelta in coerenza con le regole del Movimento 5 Stelle. Mi auguro con tutto il cuore sia la scelta giusta per il campo giusto. Se la comunità 5 Stelle lo vorrà sarò a disposizione”.