Giorgio Fede, Giuseppe Auddino, Gianmarco Corbetta e Francesco Castiello, senatori del MoVimento 5 Stelle della Commissione Difesa di Palazzo Madama, hanno espresso parere contrario all’avvio dei programmi di riarmo approvati con il via libera dei senatori di tutte le altre forze politiche.

“A differenza di tutti gli altri – spiegano i senatori M5S – noi siamo qui in Parlamento, fino all’ultimo giorno di legislatura, per difendere gli interessi dei cittadini, non per servire le lobby”.

“Tantomeno – hanno aggiunto i senatori – la potente lobby del complesso militare-industriale che, con la complicità dei partiti vecchi e nuovi, ha messo in atto un colpo di mano di fine legislatura in periodo di gestione dei soli affari correnti, sommergendo le Commissioni Difesa di decine di programmi di riarmo che richiedono attenzione e approfondita analisi. È una questione di democrazia, di rispetto del Parlamento e delle sue prerogative: decisioni come queste, che vincolano i governi dei prossimi 15-20 anni a spese multimiliardarie, vanno esaminate con attenzione e ponderazione da un Parlamento pienamente legittimato e operativo”.

“L’impegno finanziario pluriennale complessivo dei sei programmi di riarmo approvati oggi è di circa 6 miliardi con un onore finanziario complessivo di 10 miliardi”, hanno spiegato i cinquestelle.

“Una cosa è la creazione di fondi pluriennali per l’ammodernamento della Difesa, che il M5S ha sostenuto. Altro è decidere quando e come spendere questi soldi. Tanto più se questa decisione esecutiva cade in un periodo di drammatica emergenza economica e sociale come quella che stiamo attraversando ora, che ha ben altre urgenze. In questo ultimo scorcio di legislatura Governo e Parlamento dovrebbero concentrarsi non sul riarmo, ma esclusivamente sull’emergenza economica e sociale che le nostre famiglie e le nostre imprese stanno affrontando”, hanno concluso i senatori.

Conte: “Draghi non mi ha ascoltato”

Giuseppe Conte, presidente del MoVimento 5 Stelle, ha commentato: “Se questo governo ci avesse ascoltato avremmo creato le premesse a livello europeo e interno per non affrontare un autunno che era già scritto. Ho implorato Draghi di non lasciarsi suggestionare dalla corsa al riarmo, ma di destinare tutte le risorse a un piano straordinario. Gli abbiamo dato delle soluzioni ma non c’è stata la volontà di discuterle”.

Bonino: “Voto contrario del M5S è un messagio di resa nei confronti degli ucraini”

Emma Bonino, leader di +Europa, intervenuta a Tagadà, ha affermato: “Il voto contrario dei senatori cinquestelle della Commissione Difesa all’avvio dei programmi di riarmo è un messaggio di resa nei confronti dei coraggiosissimi ucraini che difendendo loro stessi difendono anche noi”.

“Non riesco proprio a capire – ha sottolineato Bonino – Putin prima si prende la Bielorussia e poi invade un Paese che francamente non gli ha fatto proprio niente. I coraggiosissimi ucraini chiedono aiuto e credo che sia un dovere aiutarli. Un dovere per loro ma anche per noi perché il disegno di Putin è chiaro: distruggere l’Europa. Io invece difendo l’Europa e vorrei presto un’Europa della politica estera e della difesa comune”.