indagini in corso

Mafia, il figlio suicida del boss Siino aveva in casa 104 armi

Custodiva 104 armi, tutte intestate alla moglie, l’abitazione di San Michele delle Abbadesse (Padova) del 47enne figlio di un pentito di mafia, Angelo Siino, che si è ucciso sabato scorso dopo un litigio con la sua compagna.

Secondo quanto si è appreso, il giorno prima della tragedia l’uomo aveva scoperto che la moglie aveva avuto una relazione extraconiugale. La situazione era diventata tesa al punto che la donna aveva chiesto alla suocera di prendere un aereo e raggiungerli per passare la notte con lei e i bambini, temendo una reazione violenta del marito.

Il giorno dopo, sabato, l’uomo ha atteso che la madre si distraesse con i piccoli per picchiare selvaggiamente la donna che si trovava nella doccia, fratturandole il naso contro il lavandino. È stato in quel momento che la donna ha preso il figlio più piccolo di 4 anni ed è scappata fuori chiedendo aiuto ai vicini e l’intervento dei Carabinieri.

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Pochi attimi dopo il marito ha preso una delle pistole custodite in casa e si è sparato. I militari giunti sul posto hanno perlustrato le stanze scoprendo l’arsenale. Sul possesso di quelle armi si stanno compiendo ora delle indagini.

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