Una giornata indimenticabile per la Sicilia che si è resa protagonista a Matera, in quello che è il suo anno migliore. L’attrice Mariagrazia Cucinotta e il regista Lorenzo Muscoso hanno incontrato i ragazzi del Liceo Artistico e dell’Unibas sulle orme del celebre conterraneo Giovanni Verga.

Un appuntamento che ha creato una connessione culturale tra le due Regioni nel rilancio di quelli che le sono affinità nei costumi, tradizioni e nel tramando di un sapere letterario. La narrativa verista divenuta Patrimonio Nazionale e ispiratrice del neorealismo rappresenta l’anello di congiunzione tra artisti siciliani, lucani e pugliesi, un inno verso la celebrazione creativa del meridione. La Diva messinese “spiega come anche se si viene da un difficile non bisogna mai dimenticare le proprie origini, andando sempre avanti con coraggio e perseveranza, onorata di essere testimonial del Festival Verghiano che parla di uno dei più Grandi Scrittori che ha portato la cultura siciliana nel mondo”.

L’attrice ha creato un dialogo amichevole con i vari studiosi, stimolandone le attitudini, allo stesso tempo ha offerto una riflessione su quello che è l’ambiente dello spettacolo e le opportunità per talentuosi giovani di valorizzare la propria terra. Un momento di solarità e fascino mediterraneo che ha coinvolto tutti, così come all’Università dove a conclusione dell’intervento si è seduta tra i banchi tra gli accademici in uno scatto finale. Un successo che si unisce al grande interesse che vi è per l’argomento verghiano, affermazione che viene anche delle parole del Direttore Vicario del Dicem Prof Nicola Cardinale nel mettere in evidenza la partecipazione dell’Ateneo al progetto, e a quelle della Preside Patrizia Di Franco dell’Istituto Superiore per l’iniziativa in sè stessa, e dagli applausi riscossi nel reading “I racconti dell’anima” un’opera elaborata da Muscoso ispirata a I Malavoglia e ben interpretata da una studentessa, il tutto moderato anche dal regista lucano Geo Coretti intervenuto all’evento.

Nella Capitale della Cultura, le trasposizioni delle celebri Novelle, in particolare “La Lupa”, rappresentata pure al Teatro Golden di Roma dal 13 al 15 settembre, e “Cavalleria Rusticana” nella loro essenza originale e direttamente dal Paese d’origine, diventa un fatto dimensioni storiche senza precedenti, sia sul fronte dell’identità delle opere stesse sia nell’ambito dell’immaginario collettivo. Il Direttore, sottolinea, come la sua provenienza dalla stessa cittadina del famoso Novelliere ne caratterizza i tratti poetici e campestri, elementi cui altri, nel loro esercizio fantasioso e commerciale, non potranno mai ambire, ricordando, altresì, come l’Illustre Letterato vizzinese si divertiva a marcare la sua ascendenza nel dialogo con l’amico Luigi Capuana.

Il progetto Verghiano nei Sassi è il risultato di un lavoro di quasi tre anni del regista siciliano, uno studio e approfondimento di possibili sinergie in tale contesto, oggi questo suo piano si è finalmente rivelato nella sua grandezza, e nella dichiarazione del suo fautore ammettendo che “la vera ricchezza di una Paese non sono le Istituzioni ma i singoli, è questo il vero Patrimonio di una Nazione, e che nessuno deve mai rinunciare a manifestare le proprie convinzioni creative”. Un 2019 importante che lo vedrà, inoltre, impegnato in più fronti tra i quali un Evento sulla Multimedialità e Il Festival del Cinema Siciliano.

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