“Ho sempre fiducia nella giustizia, certo alle volte penso che viviamo in un Paese all’incontrario, ma ormai non mi stupisco più di nulla”. Massimo Giletti è attonito al telefono con l’AGI. Ha ricevuto, un paio di giorni fa, dai carabinieri la notifica dell’atto che lo vede indagato, insieme alla giornalista Sandra Amurri, per diffamazione dalla procura di Terni. Un reato al quale, alle volte, vanno incontro i giornalisti. Ma che, almeno in questa occasione, lascia abbastanza interdetti.

Giletti querelato da Filippo Graviano

A querelare Giletti, infatti, non sarebbe stato uno qualunque, ma Giuseppe Graviano, detenuto nel carcere umbro dove sta scontando diversi ergastoli per Mafia. Il fascicolo sarebbe poi stato secretato. La notizia del procedimento è stata anticipata da EtruriaNews. Non è escluso che, dopo gli opportuni accertamenti investigativi, l’indagine possa essere archiviata. Nel corso della trasmissione ‘Non è L’Arena’ in onda su La 7 Giletti aveva intervistato Salvatore Baiardo, considerato uomo dei Graviano, che ‘annunciò’ l’arresto di Matteo Messina Denaro.

Le interviste di Giletti a Salvatore Baiardo

Baiardo, nella puntata del 5 novembre 2022, aveva ‘profetizzato’ la cattura del boss Matteo Messina Denaro: “Che arrivi un regalino? Magari presumiamo che un Matteo Messina Denaro sia molto malato e faccia una trattativa per consegnarsi lui stesso per fare un arresto clamoroso?”, parlando di “regalino al nuovo Governo, un fiore all’occhiello per il nuovo esecutivo”.

Ebbene, Baiardo, stavolta ospite in studio, ha affermato che “non sono stati i Graviano a dirgli dell’imminente cattura del boss di Castelvetrano: “Queste persone si sono trasferite nel febbraio ’92 al nord, se dovevano continuare a delinquere rimanevano in Sicilia, nella loro Brancaccio. Come facevano a dirmelo i Graviano se si volevano tirare via da un certo ambiente? Non sto dicendo che sono dei santerellini. Dico: non ci sono solo i Graviano”.

“La notizia – ha aggiunto – che anticipava la cattura di Matteo Messina Denaro arriva da un ambito palermitano ma non dai fratelli Graviano. Penso che loro ormai abbiano staccato la spina. Dopo 30 anni di galera, hanno studiato, si sono laureati, hanno il diritto di gofersi i figli adesso?”.