Finisce con l’arrivo del primo marzo, la stagione di caccia ai delfini nella baia giapponese di Taiji.

Lo ricorda Sea Shepherd, i cui volontari, provenienti da più parti del mondo, hanno documentato quanto avviene in quel tratto di mare. Delfini destinati alla macellazione o per finire nei delfinari.

Quelli catturati in questi mesi ammonterebbero, secondo Sea Shepherd, a 1282. Di questi 595 sarebbero stati macellati mentre i destinati alla cattività acquatica si attesterebbero su 232 individui.

Gli animali, una volta individuati al largo della baia, vengono raggiunti da barche fornite di un potente diffusore sonoro che viene calato in acqua. In tale maniera viene costruita una gabbia invisibile che costringe i poveri animali verso la baia dove, una volta raggiunti dai macellati, verranno uccisi per il mercato della carne. Altri, invece, sono catturati e destinati alle strutture della cattività

Taiji non è l’unico posto al mondo ove vengono macellati i delfini. Tra gli altri, vi è l’arcipelago della Isole Faroe. Delfini globicefalo (altresì noti come balene pilota) costretti in acqua basse e macellati. Anche in quel posto, facente parte del Regno Unito di Danimarca ma non della UE, vi sono gli attivisti di Sea Shepherd, in più occasioni arrestati.

Quanto ora documentato da Sea Shepherd a Taiji, è stato visto da milioni di persone in tutto il mondo. Sul finire della prossima estate, la mattenza in Giappone tornerà. Nelle isole Faroe, invece, si inizia prima. Quasi nessuna tregua.

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