Si era recata in Turchia per sottoporsi a un intervento di liposuzione. È morta dopo venti giorni di terapia intensiva, senza mai riprendersi. Milena Mancini, 50 anni, era un’agente immobiliare di Frosinone e madre di due figlie.

Il suo nome, in queste ore, circola con dolore e incredulità. Milena Mancini era una donna conosciuta nella sua città, anche per via della sua famiglia d’origine. Il suo viaggio verso Istanbul, dove aveva deciso di sottoporsi a un intervento di chirurgia estetica, si è trasformato in una tragedia.

Il ricovero e la lunga agonia

Secondo le informazioni disponibili, la donna era stata ricoverata presso un ospedale universitario di Istanbul. Durante l’intervento di liposuzione, avrebbe subito – ma non vi è ancora una conferma ufficiale da fonti sanitarie – una lesione accidentale allo stomaco.

L’episodio avrebbe provocato gravi complicazioni che hanno richiesto il trasferimento immediato in terapia intensiva. Da quel momento, per Milena è iniziata un’agonia durata venti giorni. Nonostante i tentativi del personale medico, le sue condizioni non sono mai migliorate fino al decesso.

Chi era Milena Mancini

Milena Mancini era un’agente immobiliare di Frosinone, conosciuta nel settore e nella sua comunità. Proveniva da una famiglia nota: il padre Alvaro Mancini è stato tra i fondatori e dirigenti della Indexa SpA, azienda specializzata in manutenzione e servizi industriali. Anche le sorelle hanno avuto percorsi professionali di rilievo. Rita, biologa affermata, esercita a Roma e insegna presso l’Università La Sapienza. L’altra sorella, Sara, ha gestito una gelateria a Isola del Liri.

Milena lascia due figlie.

Un intervento comune, ma non privo di rischi

L’intervento al quale si è sottoposta, la liposuzione, è uno dei più richiesti nel campo della chirurgia estetica. Tuttavia, come ogni procedura invasiva, comporta rischi. Se eseguita in ambienti non adeguatamente controllati o in condizioni complesse, può portare a complicazioni gravi. Al momento, non ci sono conferme ufficiali sulla dinamica precisa che ha portato al peggioramento delle condizioni cliniche della donna. Ma il sospetto di una lesione interna solleva interrogativi sull’equipe medica e sulla sicurezza dell’intervento.

Chirurgia estetica all’estero: tra costi più bassi e mancanza di tutele

Negli ultimi anni, sono sempre di più le persone che scelgono di recarsi all’estero per sottoporsi a interventi estetici, attratti da costi inferiori e pacchetti “all inclusive”. La Turchia è tra le mete più popolari per questo tipo di turismo sanitario. Ma questa scelta comporta anche rischi importanti, soprattutto in caso di complicazioni. Una volta rientrati nel proprio Paese, la continuità assistenziale può essere difficoltosa, e in casi più gravi – come quello di Milena – la distanza dai familiari e da una rete di supporto medico locale può diventare un ulteriore ostacolo.