Sebbene per gli italiani quest’anno il Mondiale di Russia 2018 appaia un po’ in sordina, considerata la delusione derivante dell’eliminazione della nazionale azzurra dal torneo, per chi guarda il calcio ed è un appassionato, l’appuntamento sportivo, che prenderà il via il prossimo 14 giugno alle 17 ora italiana con la partita tra Russia e Arabia Saudita, rimane pur sempre uno di quelli da non lasciarsi sfuggire.
I Mondiali senza l’Italia
Che la nazionale italiana non partecipasse ai campionati mondiali di calcio non succedeva da 60 anni. Il 15 gennaio del 1958 fu sconfitta in trasferta per 2 a 1 dall’Irlanda del Nord in quello che venne definito allora “il disastro di Belfast” e l’Italia non partecipò al torneo che quell’anno si svolgeva in Svezia e fu vinto dal Brasile.
Questa volta a stoppare l’Italia ci ha pensato proprio la Svezia che è riuscita nell’impresa di difendere lo 0-0 a San Siro assicurandosi il posto al torneo e decretando l’estromissione definitiva della Nazionale di Ventura. Per il mondo sportivo italiano l’immagine simbolo di questa amara sconfitta potrebbe essere ben rappresentata dalle lacrime di Buffon che, se fosse riuscito a centrare la qualificazione, avrebbe partecipato al suo sesto mondiale entrando nella leggenda del calcio. Non c’è riuscito e non potrà più riprovarci.
Ma a piangere non saranno solo Buffon e gli amanti del pallone perché nel conto ci sono da mettere anche le ricadute economiche e di immagine che la mancata partecipazione al Mondiale porta con sé. Il calcio, come tutti sanno, non è solo un evento sportivo ma un grande affare economico.
Secondo alcuni studi, il Mondiale potrebbe avere addirittura influenza sul Pil: la vittoria degli Azzurri in Germania nel 2006, ad esempio, avrebbe portato in dote un +1% al Prodotto Nazionale Lordo (circa 16 miliardi di euro). Basti pensare all’impennata nella vendita di apparecchi televisivi che si registra in coincidenza di importanti eventi sportivi, come gli Europei di calcio o le Olimpiadi, e che anche il Mondiale di Russia 2018 avrebbe assicurato, trascinando anche un possibile incremento degli acquisti di computer e tablet vista la costante crescita, negli ultimi anni, di appassionati che seguono il calcio in streaming sulle diverse piattaforme legali operanti in Italia.
Sempre da ascrivere al capitolo mancati guadagni potenziali c’è da considerare la questione premi. La semplice partecipazione al torneo avrebbe fruttato alle casse della Federazione Italiana Gioco Calcio 1,2 milioni di dollari. Che potevano diventare 8 qualificandosi al girone e 16 arrivando ai quarti mentre la squadra che vince la finale di milioni ne riceve 32.
E ancora pensiamo al merchandising che si mette in moto con i Mondiali, dalle magliette alle bandiere passando per i gadget di ogni tipo. In occasione di Brasile 2014 i soli diritti sulla divisa degli azzurri valsero qualcosa come 3 milioni di euro, quasi la metà di quanto fu fatturato in quell’anno in merchandising dalla Nazionale italiana. Assai delicata appare anche la questione sponsor perché, anche se non sembra profilarsi nessun abbandono delle aziende che in questo momento investono in marketing sulla Nazionale, di certo non si potrà contare su di un incremento dell’ultima ora come avvenuto in occasione del Mondiale in Brasile quando le sponsorizzazioni aggiuntive valsero quasi 7 milioni di euro.
Guardare il Mondiale di calcio: in streaming o in televisione
Il gruppo Mediaset si è aggiudicato all’asta i diritti di trasmissione di tutte le 64 partite del campionato mondiale di calcio Russia 2018 per 78 milioni di euro, poco più della metà dei 150 milioni di cui si parlava prima che la Nazionale azzurra fosse estromessa dal torneo.
Per la prima volta nella storia della televisione in Rai non si potranno vedere le partite del Mondiale e il fatto ha suscitato non poche polemiche spingendo i giornalisti sportivi del servizio pubblico ad azioni di protesta, scioperi e comunicati di fuoco contro l’azienda che avrebbe privato gli utenti del servizio pubblico, che pagano il canone in bolletta, della possibilità di vedere sulla tv di Stato un grande evento sportivo di “interesse generale”.
Le partite saranno dunque trasmesse in chiaro sui canali Mediaset. Tutta la fase dei gironi andrà in onda su Italia1 tranne il match inaugurale tra Russia e Arabia Saudita che sarà visibile su Canale5 insieme ad altri quattro scontri: Portogallo-Spagna, Brasile-Svizzera, Argentina-Croazia, Germania-Svezia. Le partite della successiva fase ad eliminazione diretta, comprese le semifinali e la finale, che si disputerà il 15 luglio a Mosca, saranno trasmesse, sempre in chiaro, da Canale5. Per l’intera durata del torneo Mediaset ha inoltre assicurato la messa in onda di un canale dedicato esclusivamente a Russia 2018 che trasmetterà 24 ore su 24 informazioni, aggiornamenti, risultati e commenti.
Per gli abbonati al servizio Premium tutte le partite saranno trasmesse in qualità Hd o 4K e il canale Premium Hd Sport sarò interamente dedicato ai Mondiali. Le partite potranno pure essere seguite in streaming sui siti web Mediaset ed è stato annunciato anche il rilascio di una app dedicata all’evento. La copertura radiofonica sarà invece assicurata da Radio 105 che manderà in onda in diretta una partita al giorno con i commenti della Gialappa’s.
Con o senza l’Italia, che lo spettacolo abbia inizio.
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