Ieri, giovedì 22 dicembre, al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (MIT), si è parlato di sicurezza stradale. I temi: più controlli notturni, prevenzione nelle scuole, giro di vite su chi provoca incidenti sotto l’effetto di alcol e droga ma anche misure a tutela dei ciclisti e la possibilità di introdurre l’obbligo del casco e delle targhe per i monopattini.

In una nota, il MIT ha informato che il vertice è stato “l’occasione per fare il punto della situazione su incidenti, funzionamento della patente a punti, sulla necessità di coinvolgere maggiormente le scuole in attività di informazione e prevenzione, anche con la possibilità di attribuire crediti scolastici. È stato deciso un incremento dei controlli, anche nelle fasce notturne”.

E ancora: “Tra i temi discussi, la necessità di un ulteriore giro di vite nei confronti di chi provoca incidenti stradali sotto l’effetto di alcol o droga. Focus particolare su monopattini e sulle strategie per la tutela dei ciclisti. Nel primo caso, è sul tavolo l’idea di rendere obbligatorie targhe e casco. A gennaio verrà convocato un tavolo con i tecnici per stilare le proposte normative e regolamentari. Il tavolo sarà allargato, poi, ad altri soggetti come il ministero della Giustizia”.

Codacons: “Ci vogliono più controlli”

Il Codacons ha commentato: “‘Bene il giro di vite in materia di monopattini e sicurezza stradale, ma senza un incremento dei controlli lungo le strade qualsiasi misura rischia di essere inefficace”.

In particolare, il Codacons ha chiesto al Governo “di disporre il divieto di utilizzo dei monopattini per i minori, rendere il casco obbligatorio per tutti gli utenti che guidano tale mezzo di locomozione indipendentemente dall’età, introdurre l’obbligo di targa e copertura assicurativa al pari di ciclomotori e automobili e l’installazione di limitatori di velocità e strumenti in grado di bloccare automaticamente il mezzo quando vi si sale in due persone”.

‘”Ma, soprattutto, serve incrementare i controlli delle forze dell’ordine lungo le strade, perché altrimenti qualsiasi misura e qualsiasi inasprimento delle sanzioni sarà inutile ed inefficace”, ha concluso il Codacons.

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