• A Montesilvano (Pescara) c’è stato un omicidio – suicidio.
  • La coppia è di origine romena, in Italia da 15 anni.
  • L’uomo aveva accompagnato il figlio di 10 anni a scuole e poi è tornato a casa.

Un uomo e una donna sono stati trovati morti in un’abitazione di via Tagliamento, a Montesilvano, comune della provincia di Pescara, in Abruzzo. A lanciare l’allarme, secondo le prime informazioni, sarebbero stati i vicini di casa, dopo aver sentito delle urla. Sul posto i carabinieri, i vigili del fuoco e il 118.

L’ipotesi è un caso di omicidio – suicidio. Si tratta di una coppia di origine romena considerata dai vicini ‘tranquilla’, lei 40enne e lui circa 50 anni, operaio edile, al momento in cassintegrazione, considerato un grande lavoratore da chi lo conosceva. I due vivevano in Italia da 15 anni. Il fatto è accaduto stamattina, tra le 8.30 e le 8.45, secondo la testimonianza di un vicino di casa.

Sul posto il comandante dei Carabinieri di Montesilvano, Luca La Verghetta. È stato già eseguito il sopralluogo del pm di Pescara, Fabiana Rapino. Da quanto si apprende, l’uomo ha portato il figlio di 10 anni a scuola e poi è rientrato a casa. I carabinieri sono stati allertati dai vicini che hanno sentito discutere i due nell’abitazione e, secondo una prima ricostruzione, l’uomo avrebbe preso alla gola la donna e dopo essersi accorto di averla uccisa si sarebbe tolto la vita con un coltello. Entrambi i corpi, trovati in cucina, l’uno sopra l’altro, presentano ferite da taglio.

Il bambino di 10 anni è stato preso in carico dai servizi sociali.

I soccorritori, come riportato dall’Ansa, hanno raccontato che «il primo pensiero è andato al figlio, perché non sapevamo se era in casa o meno. Temevamo avessero commesso qualche gesto estremo. Lo abbiamo cercato, ma fortunatamente non lo abbiamo trovato in casa. Poi abbiamo appreso che era a scuola».