Alexei Navalny, il dissidente leader dell’opposizione russa, detenuto dal gennaio del 2021, è morto in carcere. Lo ha comunicato il servizio plenitario nazionale russo.
Il 47enne è deceduto nella colonia penale numero 3 dell’Okrug autonomo di Yamalo-Nenets. Nel comunicato si legge: “Il 16 febbraio di quest’anno, nella colonia correzionale n. 3, il detenuto Navalny A.A. si è sentito male dopo una passeggiata, perdendo quasi immediatamente conoscenza. Gli operatori sanitari dell’istituto sono immediatamente arrivati ed è stata chiamata una squadra medica di emergenza. Sono state eseguite tutte le misure di rianimazione necessarie, ma non hanno dato risultati positivi. I medici del pronto soccorso hanno confermato la morte del condannato. Si stanno accertando le cause della morte”. Tuttavia, secondo la TV di Stato RT, Navalny sarebbe stato ucciso da una embolia.
Il presidente Vladimir Putin è stato informato sulla morte del suo principale oppositore (e anche quello più famoso nel mondo).
Duro attacco del presidente della Lettonia, Edgars Rinkevics: “Qualunque sia il vostro pensiero su Alexey Navalny come politico, è stato appena brutalmente assassinato dal Cremlino. Questo è un fatto ed è qualcosa che si dovrebbe sapere sulla vera natura dell’attuale regime russo. Le mie condoglianze alla famiglia e agli amici”.
Inoltre, Charles Michel, presidente del Consiglio europeo, ha affermato: “Alexei Navalny ha combattuto per i valori della libertà e della democrazia. Per i suoi ideali, ha fatto l’estremo sacrificio. L’UE ritiene il regime russo l’unico responsabile di questa tragica morte. Porgo le mie più sentite condoglianze alla sua famiglia e a coloro che lottano per la democrazia in tutto il mondo nelle condizioni più buie. I combattenti muoiono ma la lotta per la libertà non finisce mai”.
Anche Matteo Renzi, senatore e leader di Italia Viva, ha comunicato la notizia sui social: “Aleksej Navalny era il leader coraggioso dell’opposizione russa. La sua morte è una ferita alla libertà di tutto il mondo e la responsabilità di questa tragedia è tutta del governo di Mosca. Un pensiero commosso alla famiglia di Navalny”.
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