È morto Roberto Maroni, 67 anni, ex segretario leghista, governatore lombardo e ministro dell’Interno e del Welfare.

È quanto si apprende dagli amici e dal partito. Lottava da tempo contro una grave malattia: è deceduto nella notte, a casa sua.

Biografia

Roberto Ernesto Maroni è nato Varese il 15 marzo 1955: è stato un politico italiano, segretario federale della Lega Nord dal 1º luglio 2012 al 15 dicembre 2013.

È stato Ministro dell’interno nei governi Berlusconi I e Berlusconi IV, risultando il primo politico esterno alla Democrazia Cristiana a ricoprire l’incarico nella storia repubblicana, Ministro del lavoro e delle politiche sociali nei governi Berlusconi II e Berlusconi III. È stato presidente della Regione Lombardia dal 2013 al 2018.

Il primo mandato alla Camera è del 1992, ricoprendo anche la carica di presidente del gruppo parlamentare leghista. Entra nel consiglio federale della Lega e segue per conto della segreteria di Umberto Bossi le più importanti vicende politiche di quegli anni.

Sempre nel 1992 contribuisce alla vittoria della Lega Nord alle elezioni amministrative, culminata nell’elezione del primo sindaco leghista in una città capoluogo di provincia, Varese.

È Ministro dell’interno e Vicepresidente del Consiglio dei ministri, per otto mesi, nel 1994, sotto il primo governo Berlusconi.

Con la sua nomina, Maroni diventa il primo politico della storia repubblicana ad assumere la titolarità del Viminale risultando esterno alla Democrazia Cristiana, partito che aveva sempre espresso i Ministri in tale dicastero dal 1946 in avanti.

È al fianco di Umberto Bossi nella svolta secessionista e viene indagato dalla Magistratura per reati legati al vilipendio dell’unità nazionale e accusato di aver causato uno stato di “depressione del sentimento nazionale” tra i propri concittadini a causa della diffusione delle proprie opinioni sull’indipendenza della Padania.

Roberto Maroni è stato nominato Ministro dell’Interno anche dal 2008 al 2011, con l’incarico di nuovo affidato da Silvio Berlusconi. Nel 2013 l’elezione a presidente della Regione Lombardia con il 42,18% dei voti.