“Quando ci saremo organizzati e avremo eliminato un po’ di gente interna che viene a mettere a soqquadro tutto, a mettere zizzania e crede di potere fare quello che vuole, potremo andare avanti”.

A dirlo il leader M5S Luigi Di Maio ieri a Cosenza. L’audio è sul sito LaCnews24. “Il collegio dei probiviri – ha aggiunto – nell’ultimo anno non ha lavorato molto. Ci sono arrivate 1800 segnalazioni da voi e ci sono 320 espulsioni ancora da fare. Purtroppo chi era probiviro è diventato ministro e poi c’erano sempre polemiche quando fai un’espulsione. Ma adesso siamo ad un punto di non ritorno. Mi rendo conto che c’è uno che ci mette tutta la buona
fede e l’impegno ed è ostaggio di chi ogni giorno mette solo zizzanie. A Palermo abbiamo il gruppo consiliare bloccato da faide interne. Le 320 espulsioni si faranno entro fine agosto”.

L’occasione è stata l’Assemblea di Cosenza con gli attivisti calabresi (in Sicilia analogva assemblea si terrà il 6 agosto ed è al centro delle polemiche interne come ha raccontato BlogSicilia la scorsa settimana). Un incontro al quale erano presenti 120 iscritti e all’intenro della quale non erano ammessi estranei al Movimento. All’interno erano anche vietati i cellulari. Ma qualcuno è riuscito ugualmente a registrare l’audio del monologo di Di Maio durato circa un’ora.

Mandato zero, rapporti difficili con la Lega e possibilità di apertura al Pd gli altri grandi temi. A volte – ha detto il leader 5 stelle – siamo costretti a subire l’atteggiamento della Lega che è insopportabile. Ma dopo le elezioni non avevamo alternativa: o andavamo all’opposizione o cercavamo di portare a casa il più possibile nelle peggiori condizioni. Ogni volta che si deve approvare un provvedimento, in Parlamento o in Consiglio dei ministri, ci dobbiamo sedere a un tavolo io, Conte e quell’altro là e dobbiamo fare un accordo. Ogni volta. Quando ti siedi a quel tavolo non puoi pretendere, perché se lo fai anche l’altro pretende e non si porta a casa niente. Se non esistesse questo contratto con la Lega, in Parlamento ci sarebbe ancora un partito unico, quello a favore di Radio radicale e della Tav”.

Ma la possibilità di un cambio in corso magari alleandosi col pd non è stata esclusa ma non viene neanche considerata una panacea “Per differenziarsi in destra e sinistra usano un solo tema, che è la più grande presa per il culo: l’immigrazione. Poi su tutto il resto sono sempre d’accordo, la divisione gli serve solo per fare lo show. E su questo tema tanti ci campano, pure qualcuno dei nostri”.

(AUDIO QUI)

Di Maio ha poi spiegato ancora il mandato zero non senza registrare qualche malumore. Ha parlato di grande ipocrisia e dell’esigenza di una riorganizzazione e di regole interne, dei problemi della piattaforma Roussea e quindi ha promesso le espulsioni a partire da Palermo

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