Nuovi dettagli stanno emergendo riguardo all’omicidio di Giovanbattista Cutolo, un talentuoso musicista di soli 24 anni, avvenuto giovedì scorso a Napoli. L’evento ha scosso la comunità e ora si sta cercando di comprendere meglio la dinamica e le circostanze che hanno portato a questa tragica perdita.
Il 16enne e la sua versione
Il giovane di 16 anni che ha sparato a Cutolo, secondo quanto ha dichiarato davanti al giudice, sembra non essersi reso conto di aver ucciso qualcuno. Dopo l’aggressione, si sarebbe allontanato dalla scena del crimine e avrebbe persino partecipato a una partita a carte. È stato solo al suo ritorno a casa che il padre lo ha informato dell’accaduto, riferendogli che durante una rissa in piazza Municipio, c’era stato un morto.
La decisione del giudice
Il giudice Valeria Veschini del tribunale dei Minorenni di Napoli ha ordinato la detenzione del 16enne in un istituto penale minorile. La richiesta è stata avanzata dal pm Francesco Regine, che ha sottolineato le accuse di omicidio volontario aggravato, detenzione e porto abusivo dell’arma trovata addosso al giovane.
La gravità dell’accaduto
Nonostante la dichiarazione del ragazzo sulla sua inconsapevolezza riguardo all’omicidio, fonti vicine agli inquirenti sostengono che questo non allevia la gravità dell’accaduto. Il fatto che il padre gli abbia comunicato l’esito della sua azione rende ancora più critica la situazione.
Le posizioni degli altri Indagati
Nel frattempo, la Squadra Mobile ha individuato il responsabile dell’omicidio, il 16enne che ha confessato durante l’interrogatorio in questura. Allo stesso tempo, sembra che la posizione degli altri indagati, tutti maggiorenni, si stia alleggerendo, poiché sembrerebbero essere stati coinvolti solo nella rissa che ha preceduto l’omicidio.
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