Lawan Andimi, il sacerdote africano rapito all’inizio di questo mese, è stato ucciso dai terroristi islamici. Lo ha comunicato il presidente della Nigeria, Muhammadu Buhari, che ha definito l’omicidio «crudele, disumano e deliberatamente provocatorio», avvertendo altresì i colpevoli che «pagheranno a caro prezzo le loro azioni».

Andimi, leader locale della Christian Association, era stato sequestrato nello Stato di Adamawa da un gruppo armato legato a Isis.

Nella nota si legge che «il presidente si è detto rammaricato che i terroristi abbiano ucciso il leader religioso pur avendo allo stesso tempo espresso la loro volontà di liberarlo con l’intermediazione di una terza parte». I terroristi, infatti, avevano diffuso un video del sacerdote.

L’assassinio di Andimi s’inserisce nella persecuzione contro i cristiani in atto in Nigeria. Solo il mese scorso Isis ha ucciso 14 cristiani rapiti nello Stato di Borno. Inoltre, stando ad Amnesty International, «dallo scorso dicembre, Boko Haram ha lanciato un’escalation di attacchi contro i civili e le infrastrutture nel nordest». Poi, secondo una stima delle Nazioni Unite, negli ultimi dieci anni la guerra in Nigeria contro i jihadisti, che si è diffuso anche in Camerun, Ciad e Niger, ha causato oltre 36mila morti e due milioni di sfollati.

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