Decine di persone, tra cui donne e bambini, sono state uccise ieri, domenica 5 giugno, nel sud-ovest della Nigeria quando un commando di uomini armati ha attaccato una chiesa. Il bilancio ufficiale aggiornato è di 35 morti ma non è definitivo.

Lo spargimento di sangue è avvenuto nella chiesa cattolica di San Francesco nella città di Owo, nello stato di Ondo, a più di 320 chilometri a sud-ovest di Abuja, la capitale nigeriana.

Intorno alle 11.30, ora locale, un gruppo di uomini armati sconosciuti ha preso d’assalto la chiesa, durante una funzione per la domenica di Pentecoste. Almeno quattro degli assalitori ha aperto il fuoco all’interno dell’edificio mentre altri hanno sparato ai fedeli all’esterno, secondo quanto riportato da Funmilayo Ibukun Odunlami, portavoce del comando delle forze di polizia della Nigeria nello stato di Ondo. La polizia, però, non ha ancora una stima definitiva delle vittime.

Gli operatori sanitari del Federal Medical Center di Owo hanno affermato alla stampa internazionale che almeno 35 corpi sono stati trasportati in ospedale e c’è un bisogno urgente di sangue da donare ai molti feriti. Invece, Oluwole Ogunmolasuyi, esponente politico nello stato di Ondo, ha parlato di 100 morti, mentre fonti mediche citate dal Nigerian Tribune parlavano di almeno 50 vittime.

L’attacco è ancora oggetto di indagine e unità di polizia specializzate sono state dispiegate a Owo “per ripristinare la normalità e fortificare l’intera comunità”. Il motivo del massacro e l’identità degli autori non sono ancora chiari perché nessun gruppo ha rivendicato l’attacco. Un funzionario statunitense ha spiegato che l’assalto sarebbe cominciato con un’esplosione fuori dalla chiesa. Successivamente, uomini armati hanno cominciato a sparare a caso contro i fedeli e i proiettili vaganti hanno ucciso anche dei passanti.

Tra i maggiori indiziati ci sono i pastori Fulani, islamici radicalizzati, etnia nomade dell’Africa occidentale, che hanno introdotto e diffuso la religione islamica nell’area.

Uno dei sacerdoti della chiesa, Andrew Abayomi, ha raccontato che la messa stava per finire e la gente si stava preparando ad andarsene quando è stato udito il primo sparo: “Ci siamo nascosti all’interno della chiesa ma alcune persone se n’erano andate quando è avvenuto l’attacco. Ci siamo chiusi in chiesa per 20 minuti. Quando abbiamo saputo che se ne erano andati, abbiamo aperto la chiesa e portato le vittime in ospedale”.

Sergio Mattarella, presidente della Repubblica, ha inviato un mesaggio al Presidente della Repubblica Federale di Nigeria, Muhammadu Buhari: “Suscita profonda tristezza la notizia del vile attacco contro la chiesa di San Francesco a Owo, dove hanno trovato la morte numerosi fedeli inermi riuniti per celebrare la Pentecoste. Nel condannare con la massima fermezza l’orribile gesto criminale- prosegue-, desidero confermarLe che la Nigeria potrà sempre contare sul sostegno dell’Italia nella lotta contro ogni forma di violenza. In spirito di partecipe vicinanza al lutto delle famiglie delle vittime, mi rendo interprete dei sentimenti del popolo italiano nel porgere a Lei e a tutti i cittadini nigeriani le espressioni del più sentito cordoglio, mentre auguro ai feriti un pronto e completo ristabilimento”.