Il governo nazionale dice no all’election day, fissando la data del referendum sulle trivellazioni per il prossimo 17 aprile. Bocciata quindi la richiesta di molte associazioni ambientaliste e delle regioni promotrici dell’iniziativa di celebrare la consultazione popolare nello stesso giorno del primo trno di votazioni  per le amministrative che interesseranno molte città italiane.

Quella del governo Renzi secondo il movimento indipendentista Siciliani Liberi sarebbe “una mossa vigliacca, fatta sperando che il referendum non raggiunga il quorum. Il nostro movimento si impegna ufficialmente per fermare questo ennesimo atto di prepotenza. Questa è una battaglia di tutti, per la nostra sopravvivenza, contro l’arroganza dei petrolieri e degli speculatori, contro un colonialismo infame che in Sicilia dobbiamo arrestare a tutti i costi”.

“Siciliani Lberi si impegna ufficialmente per il Sì al referendum contro la legge italiana sulle trivellazioni che in Sicilia assumerebbero un contorno drammatico”. Lo annuncia il leader del movimento indipendentista, Massimo Costa. Che aggiunge:

“E’ in gioco la salute dei Siciliani e l’economia di un amplissimo tratto della nostra costa. L’Italia vuole trasformare la Sicilia in una specie di Biafra da trivellare impunemente, portando via profitti e tributi, lasciando in Sicilia solo l’inquinamento, la rovina di una delle più belle coste al mondo, e lo spettro di un disastro ambientale”.

Un no che per Siciliani Liberi ha un motivo ben preciso: “Questo governo italiano, nel fissare al minimo, appena 9 settimane, il tempo per il referendum e scorporandolo dalle elezioni amministrative sta mostrando tutta la sua viltà. Sa che il referendum è perso, e l’unico modo per imporre la sua volontà è cercare di farlo passare sotto silenzio, sperando che non si raggiunga il quorum, per disinformazione o distrazione”.

Gli indipendentisti di Siciliani Liberi denunciano intanto “questa viltà, tipica di un Governo che non si vuole confrontare con un sereno dibattito pubblico su un argomento tanto importante, vitale per noi Siciliani, e lanciano la propria campagna per il SI’ da anteporre a qualunque altra battaglia politica. Se vincerà il SI’ avremo vinto la nostra prima battaglia, insieme a tutti i Siciliani. Questa è una battaglia di tutti, per la nostra sopravvivenza, contro l’arroganza dei petrolieri e degli speculatori, contro un colonialismo infame che in Sicilia dobbiamo arrestare a tutti i costi. Siciliani Liberi! Tutti i Circoli in formazione sono invitati ad organizzare da subito, con ogni mezzo, la campagna referendaria”.

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