A Milano la Polizia ha eseguito un decreto di perquisizione nei confronti di un 19enne milanese, indagato per istigazione a delinquere aggravato dal mezzo telematico. Attraverso i social media, infatti, il ragazzo, fin dalla scorsa estate, era diventato il punto di riferimento per i No Vax, ideando e lanciando per la prima volta il corteo da Piazza Fontana il sabato pomeriggio.

Il 19enne è l’amministratore della chat Telegram “No Green-pass! Adesso Basta! Movimento italiano” e del gruppo Facebook “No Green pass Adesso Basta!! Parte 2” – a cui sono iscritti 32 mila utenti.

Il giovane era già stato denunciato per aver preso parte ad iniziative No Green Pass non preavvisate e dallo scorso settembre è stato sottoposto dal questore di Milano Giuseppe Petronzi a daspo urbano e non ha più partecipato alle manifestazioni del sabato.

Lo scorso 20 novembre il diciannovenne ha lanciato sui social una mobilitazione nazionale per il prossimo sabato 27 novembre in piazza Duomo, sostenendo che vi avrebbe preso parte un milione di persone ed esortando i partecipanti a portare ed accendere torce da stadio. Così, per gli investigatori, avrebbe creato “una situazione di intossicazione informativa, disorientando gli stessi manifestanti talora forse non consapevoli di dare seguito ad indicazioni di un organizzatore malevolo e virtuale”.

“HA DISTRIBUITO 1000 GREEN PASS SU TELEGRAM”

Il 19enne, inoltre, avrebbe inviato su Telegram mille certificazioni verdi intestate ad altrettante persone differenti, su cui sono in corso accertamenti per capirne l’origine. L’indagato ha ammesso di aver scaricato i Green pass dalla rete e di averli distribuiti gratuitamente a più utenti possibile. Per questo motivo, è stato denunciato oltre che per istigazione a delinquere aggravato dal mezzo telematico per il reato di ricettazione, insieme ad altri due soggetti, individuati tra i destinatari dei file contenenti i Green pass.

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