• Torna l’emergenza coronavirus nel Regno Unito.
  • Il premier Boris Johnson ha annunciato nuove misure restrittive per contenere la diffusione dell’epidemia.
  • Pub e bar chiusi dalle 22, niente pubblico negli stadi, multe più salate.

Boris Johnson, premier britannico, ha annunciato l’entrata in vigore di nuove misure restrittive per contenere la diffusione del Covid-19 nel Regno Unito.

La durata di queste misure dureranno «sei mesi», come detto dal premier alla Camera dei Comuni, e comprendono anche la riduzione a 15 persone del numero massimo di invitati ai matrimoni.

Johnson ha definito la situazione attuale «un pericoloso punto di svolta» da affrontare subito. Il leader dell’opposizione laburista Keir Starmer ha approvato le nuove misure, ma ha accusato il governo di non avere una strategia complessiva, affermando che un eventuale secondo lockdown nazionale rappresenterebbe il segno di «un fallimento» dell’esecutivo.

Nel dettaglio, ci sarà il ripristino dei limiti da giovedì prossimo, 24 settembre, agli orari di pub, ristoranti e bar di tutta l’Inghilterra (con coprifuoco alle 22); di tornare a incoraggiare il lavoro da casa (smart working); di estendere l’obbligo legale della mascherina; di introdurre controlli stringenti sulla regola delle 6 persone nei contatti sociali; matrimoni e banchetti saranno con un massimo di 15 persone e 30 per i funerali. Inoltre, è stato rinviato il ritorno del pubblico negli eventi sportivi.

In Inghilterra, inoltre, multe raddoppiate a 200 sterline (217 euro) per chi non rispetta l’obbligo della mascherina o la ‘regola dei sei’. Il premier ha avvertito, poi, che se le nuove misure anti-Covid non faranno scendere l’indice di trasmissione Rt sotto 1, allora il governo «dispiegherà una maggiore potenza di fuoco con restrizioni significativamente maggiori».

Il premier ha notato, infine che, negli ultimi giorni, i ricoveri in ospedale «sono raddoppiati» e il livello di allerta è salito a 4, il più alto da metà giugno.

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