• Uno studio pre-pubblicato contiene le scoperte di nuove sequenze di coronavirus potenzialmente «pericolose» in Cina.
  • Uno di questi coronavirus proviene da Wuhan, dall’ormai famoso Istituto di Virologia.

Una delle ipotesi delle origini della pandemia di Covid-19 è che il Sars-CoV-2 sia ‘fuggito’ dall’Istituto di Virologia di Wuhan, in Cina, nonostante le smentite da parte del Governo di Pechino.

Ora, però, è stato pre-pubblicato uno studio sul server arXiv che parla della scoperta «inaspettata» di nuovi coronavirus nei laboratori delle università agricole di Wuhan e Huazhong.

Come riportato su MaxiSciences.com, uno di questi genomi del coronavirus ancora sconosciuto è un beta-coronavirus vicino a HKU5 e strettamente correlato al MERS-CoV, una forma di coronavirus altamente patogeno scoperto nel 2012 e responsabile della sindrome respiratoria mediorientale, rinvenuto sul cotone sequenziato dall’Università agraria di Huazhong nel 2017.

Inoltre, altre sequenze di cloni collegati a HKU4 sono stati scoperti, all’inizio del 2020, in un set di dati sul riso sequenziato dalla già citata Huazhong Agricultural University. E poi il virus dell’encefalite giapponese è stato identificato in un set di dati sul cotone sequenziato dalla stessa università nel 2018.

Tra queste scoperte ce ne sarebbe una che attira particolarmente l’attenzione: quella di un beta-coronavirus legato a HKU3, trovato in un set di dati raccolti su un topo grigio (mus musculus) del notissimo Istituto di virologia di Wuhan nel 2017.

I ricercatori hanno scritto: «Utilizzando le sequenze genetiche scoperte, siamo stati in grado di assemblare i genomi completi di due nuovi coronavirus. Alla luce dei nostri risultati, solleviamo preoccupazioni circa le violazioni del protocollo di biosicurezza, come indicato dalla nostra scoperta di diversi patogeni umani pericolosi nei laboratori di sequenziamento agricolo».

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