“Una Legge di Bilancio che dimostra che non c’è crescita senza equità. A partire dal Meridione e dalla Sicilia. Buone notizie e miglioramenti nell’ambito della scuola, dell’università e della ricerca ma anche nel settore produttivo e d’impresa. Perché investendo sul capitale umano e sulle nostre risorse naturali possiamo percorrere la via dello sviluppo”. Così il sottosegretario all’Istruzione Faraone in merito al via libera della Camera alla fiducia chiesta dal governo sulla Legge di Bilancio.
“Misure mirate – continua Faraone – per le aziende che scelgono di assumere al Sud giovani e disoccupati: avranno la decontribuzione totale come per il primo anno del Jobs Act. Questo vuol dire credere nelle potenzialità da una parte dei nostri giovani professionisti, dall’altra in quelle delle imprese, mettersi al loro fianco e dire ‘non siete soli, siamo al vostro fianco per mettere benzina al motore della crescita’. Un segnale importante anche per le nuove generazioni: sono esonerati dai contributi i datori di lavoro che assumono neodiplomati o laureati che abbiano fatto alternanza scuola-lavoro nelle loro aziende. E sempre nell’ambito del maggiore dialogo tra scuola e mondo del lavoro sono previsti ulteriori investimenti per il sistema duale e viene raddoppiato il fondo per la valorizzazione del sistema di istruzione tecnica e superiore (Its)”.
“Senza dimenticare – aggiunge – il valore fondamentale di una misura di pari opportunità e giustizia sociale come è quella dello Student Act che esce dalla Camera ancora più potenziato: nella versione governativa della Legge di Bilancio era stata pensata una no tax area per studenti provenienti da famiglie con meno di 13.000 euro di Isee che si iscrivevano alla laurea triennale (purché in corso) e un calmieramento delle tasse universitarie per gli studenti il cui Isee familiare si trovava tra i 13.000 e i 25.000 euro. Adesso la no tax area viene estesa anche alle lauree magistrali e agli studenti fino al primo anno fuori corso e la fascia di calmieramento è estesa fino ai 30.000 euro. Oltre alle misure a sostegno degli atenei, dei dipartimenti universitari di eccellenza per l’assunzione di ricercatori, della ricerca. Continua l’azione decisa per eliminare quel paradosso – in misura maggiore meridionale – degli idonei senza borsa, che ha fatto sì in passato che al Sud quattro ragazzi su cinque risultassero vincitori di borsa studio ma, visto che mancano i fondi, rimanessero scoperti”.
“Ma non finisce qui e oggi. Adesso lavoreremo al Senato per introdurre ciò che ancora qui manca e pensare a quei provvedimenti che non hanno ancora trovato spazio ma che il governo ha già messo nero su bianco, a cominciare dai precari – conclude il Sottosegretario – per i quali siamo al lavoro da tempo e intensificheremo il nostro lavoro da domani”.
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