Rossella Cominotti e Alfredo Zenucchi avevano espresso in una lettera, scritta dalla donna e firmata da entrambi, il proposito di suicidarsi.

La missiva è tra gli elementi raccolti ieri, venerdì 8 dicembre, dai carabinieri nella stanza d’albergo di Mattarana, in provincia della Spezia, dove Cominotti, di 53 anni, è stata trovata morta.

A ucciderla è stato il marito 57enne, come lui stesso ha confessato quando, poche ore dopo è stato fermato dai carabinieri. I dettagli sono stati resi noti dalla Procura della Repubblica della Spezia.

Stando a quanto si è appreso, nella sua confessione Zenucchi avrebbe affermato di aver ucciso la moglie mercoledì 6 dicembre. Sarebbe, quindi, rimasto con il corpo nella stanza d’albergo per un giorno e mezzo prima di allontanarsi in auto, alle prime ore del mattino di ieri dopo aver consumato la colazione nella stessa struttura, l’Antica Locanda Luigina in Val di Vara. L’obiettivo sarebbe stato quello di suicidarsi subito dopo l’omicidio della moglie ma non ce l’ha fatta.

La stanza d’albergo è ora sotto sequestro, mentre non è ancora stata disposta l’autopsia. Tuttavia, il medico legale, intervenuto sul posto, ha constatato che la donna è morta a seguito di uno shock emoraggico: fatali le ferite alla gola.

Le parole del sindaco

Gian Carlo Leveratto, sindaco di Carrodano: “Siamo profondamente scossi. Questa volta è accaduto a casa nostra. Sentiamo sempre parlare di femminicidio, ma pensiamo non dovrà mai riguardarci. Ma può accadere anche qui, a casa nostra. E questo ci ha sconvolti”.

Il primo cittadino ha espresso il dolore della comunità: “Ho sentito molti concittadini turbati da quanto accaduto. Siamo una piccola comunità, unita, tranquilla, operosa. E mai avremmo potuto immaginare qualcosa del genere”. Leveratto ha espresso vicinanza anche alla titolare e al personale dell’albergo, che si sono “trovati di fronte a una scena raccapricciante. Speriamo che la giustizia faccia il suo corso”.

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