Alessandro Paone è il dirigente scolastico dell’Istituto comprensivo Salutati – Cavalcanti di Buggiano, comune di poco più di 8mila abitanti della provincia di Pistoia, in Toscana.

Si sta parlando di lui perché ha firmato una circolare che prevede che, dal prossimo anno, i bambini della scuola materna dovranno indossare un grembiule giallo, senza distinzione tra alunni maschi e femmine.

Come deliberato dal consiglio dei docenti e ratificato dal dirigente scolastico, infatti, “sarà consentito solo l’uso del colore giallo” e non più i classici grembiuli rosa e celeste, gli uni per le bambine e gli altri per i bambini.

Paone ha così motivato la circolare: “Creare uniformità con la scuola primaria dello stesso istituto, che già da anni ha optato per un unico colore”. Inoltre, si tratta di una “scelta identitaria, in grado di creare un sentimento di comunità” e di introdurre il concetto della “parità di genere“.

Nella circolare si legge che “Il collegio dei docenti perseguendo il contrasto allo sviluppo degli stereotipi di genere, ha deciso di unificare il colore del grembiulini”, allegando anche le linee guida del MIUR, cioé “educare al rispetto, per la parità tra i sessi, la prevenzione della violenza di genere e di tutte le forme di discriminazione”.

Come prevedibile, duro commento di Simone Pillon, senatore della Lega: “Ti pareva che non venisse fuori qualche genio, che in nome della gender equality si inventasse il grembiule giallo all’asilo. Ma non ce la facciamo a lasciar fuori i bambini dalle scemenze ideologiche? Almeno all’asilo ce la facciamo a lasciarli in pace? I bambini sono maschi, e le bambine sono femmine. Non è difficile da capire…”.

Le motivazioni della circolare

Su Today.it le motivazioni della circolare che sta facendo molto discutere in tutta Italia

Uniformità con la scuola Primaria: Si è voluto uniformare la scuola dell’Infanzia alla scuola Primaria. Al Collegio dei docenti è sembrato incoerente che per i due ordini dello stesso Istituto si procedesse con due scelte diverse; quindi se da anni c’era un colore per tutti alla Primaria, è sembrato naturale che fosse così anche per l’Infanzia;

Scelta identitaria: Attraverso il colore unico si intende creare un sentimento di Comunità, di gruppo, nel quale i bambini e le bambine possano sentirsi importanti vicendevolmente, nella fiducia condivisa che i bisogni e gli obiettivi saranno soddisfatti e raggiunti con l’impegno dell’unione.

Parità di genere: Si premette innanzitutto che con “parità di genere” si intende avere gli stessi diritti e non che i bambini e le bambine sono uguali. Poi, come spiegano le “Indicazioni nazionali del primo ciclo”, lo sviluppo dell’identità di genere, ha la sua stagione cruciale solo nella preadolescenza (tra gli 11 e i 14 anni). Dunque, nella scuola dell’Infanzia i bambini e le bambine hanno diritto a ricevere una educazione al rispetto delle differenze di genere, senza stereotipi, per far sì che negli anni successivi possano costruire una identità basata su principi di rispetto reciproco. Pertanto, il Collegio dei docenti, perseguendo il contrasto alla creazione e allo sviluppo degli stereotipi di genere, ha deciso di unificare il colore del grembiulino.