Sì alla passeggiata di un genitore con il proprio figlio. Lo ha precisato la circolare del Viminale, a firma del capo di gabinetto Matteo Piantedosi, destinata ai prefetti e inviata stamattina.

«Per quanto riguarda gli spostamenti di persone fisiche – si legge – è da intendersi consentito ad un solo genitore camminare con i propri figli minori in quanto tale attività può essere ricondotta alle attività motorie all’aperto purché in prossimità della propria abitazione. La stessa attività può essere svolta inoltre nell’ambito degli spostamenti motivati da situazioni di necessità o per motivi di salute».

Tra le attività motorie ammesse resta quella di fare jogging. Nella circolare, infatti, è scritto che «l’attività motoria generalmente consentita non va intesa come equivalente all’attività sportiva (jogging)».

Nella stessa circolare è confermato il divieto di ogni forma di assembramento di persone in luoghi pubblici o aperti al pubblico e le restrizioni agli spostamenti sia intercomunali che infra comunali, nonché le prescrizioni che vanno dal rispetto della distanza interpersonale di un metro fino alle limitazioni riguardanti l’attività motoria.

Il Viminale ha osservato, a tal proposito, che servono «valutazioni ponderate rispetto alla specificità delle situazioni concrete». In questa ottica «il divieto di assembramento non può ritenersi violato dalla presenza in spazi all’aperto di persone ospitate nella medesima struttura di accoglienza» come ad esempio le case – famiglia. In tali strutture, peraltro, «chiunque acceda dall’esterno sarà comunque tenuto al rispetto del divieto di assembramento» e al rispetto «della distanza interpersonale di un metro ed all’utilizzo degli occorrenti presidi sanitari (mascherine e guanti)».

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