Prima dell’adozione di tali metodologie operative, secondo analisi approfondite svolte dalla Fapav, Federazione per la tutela dei contenuti audiovisivi e multimediali, il tasso di diffusione della pirateria audiovisiva in Italia era del 37% da cui si evince un danno economico stimato di circa 500mln di Euro. Sempre secondo Fapav il 34% dei prodotti cinematografici era già disponibile online illecitamente il primo giorno di programmazione nelle sale, entro il primo weekend era invece online illegalmente il 58% dei film. Ogni giorno in Italia avvenivano 1.239.000 visioni illecite di contenuti audiovisivi, giusta quanto emerge da una rilevazione effettuata nel 2014.

Tutto questo a fronte della chiusura di 857 sale cinematografiche nel Paese, maggiormente piccole sale cittadine, quale effetto determinato dalla crisi e dalla pirateria.

Oltre a violare la legge, nel caso venga scaricato e condiviso, consumando un prodotto illegale in streaming si rischia concretamente di danneggiare, con effetti spesso irreparabili, il proprio Pc o Tablet attraverso applicazioni terze
che vengono scaricate ovvero si rischia di cliccare su finte icone “play” che celano pubblicità con virus, malware, popup, script malevoli.

Con questa ultima operazione salgono a ben 290 i siti oscurati nell’ultimo trimestre dalle Unità Speciali della Guardia di Finanza a tutela del Diritto d’Autore, attraverso l’applicazione di un innovativo approccio al contrasto
degli illeciti sul web, con una progressione che non ha paragoni negli ultimi anni.