L’Ambasciata di Polonia a Roma ha comunicato «che nessun carico di mascherine protettive destinate all’Italia è stato bloccato negli ultimi giorni da parte dei servizi doganali polacchi. L’affermazione dell’assessore alla sanità della Regione Lazio Alessio D’Amato del 20 marzo relativa alla loro presunta intercettazione da parte della dogana polacca, dichiarazione che ha causato il diffondersi di molteplici informazioni e commenti nei media, è basata su informazioni non rispondenti alla verità».

Così, in una nota, l’ambasciata polacca in Italia, dove si legge anche che «l’ambasciatore di Polonia in Italia Anna Maria Anders e l’assessore alla sanità del Lazio Alessio D’Amato rimangono in contatto e hanno chiarito la questione in una conversazione telefonica. Desideriamo sensibilizzare tutti sulla necessità di prestare particolare attenzione alla diffusione di notizie non verificate, soprattutto in questa situazione di straordinaria gravità e emergenza che richiede da noi tutti unità, solidarietà e un atteggiamento positivo. La diffusione di informazioni non verificate può causare dannose ricadute che scatenano inutili cariche emotive in una già molto difficile situazione in cui vertono Italia e altri Paesi europei».

«L’Ambasciata di Polonia in Italia, così come le autorità polacche, sono pronte a continuare l’ottima collaborazione con i partner italiani nello spirito di fratellanza che ha sempre caratterizzato le relazioni tra le nostre due nazioni», ha concluso il comunicato stampa.

Insomma, una notizia falsa che, poco prima la nota dell’Ambasciata polacca, ha spinto Sandro Gozi, europarlamentare di Renew Europe, a presentare «un’interrogazione alla Commissione europea per evitare che si ripetano episodi come quelli avvenuti in Repubblica Ceca e Polonia dove sono stati bloccati arbitrariamente e in barba allo spirito di solidarietà europea alcuni carichi di mascherine destinate all’Italia».

L’accusa era stata mossa alcuni giorni fa dall’assessore alla Sanità e l’Integrazione Sociosanitaria della Regione Lazio Alessio D’Amato con queste parole: «È grave e assurdo che siano state sottratte alla dogana in Polonia oltre 23 mila mascherine FFP2 acquistate dalla Regione Lazio. È un fatto di una gravità inaudita e abbiamo subito messo al corrente la Protezione Civile nazionale, che ringrazio, con l’intervento successivo delle nostre autorità diplomatiche. Chiedo che vengano restituiti al Lazio i dispositivi sottratti indebitamente e ringrazio l’Ambasciata d’Italia in Polonia e il nostro Ministero degli Esteri per l’immediato interessamento».