«Si è aperto un canale di trattativa per inserire il comparto dei bus turistici all’interno del settore turismo e poter accedere a quelle forme di sostegno già elargite alle agenzie di viaggi e ai tour operator».

Così Maurizio Reginella, presidente dell’Associazione Bus Turistici 2020 Sicilia al termine dell’incontro avuto stamattina al Ministero delle Finanze dopo che 300 operatori di noleggio autobus turistici, con 100 bus al seguito, si sono radunati a Roma.

«Dobbiamo ringraziare il vice ministro alla finanze Antonio Misiani e il senatore Alessandro Alfieri che nonostante la crisi di governo in atto ci hanno ricevuto – ha aggiunto Reginella – ed hanno aperto una canale per farci riconoscere come attività turistica».

Il riconoscimento, infatti, permetterebbe agli operatori dei bus da gran turismo di accedere al fondo perduto calcolato sulla perdita di fatturato nel periodo compreso tra il 23 febbraio 2020 e il 23 febbraio 2021.

«Sappiamo che al minestro del turismo ci sono oltre 200 milioni di euro non spesi per sostenere il comparto, cifra che potrebbe dare parecchio ossigeno alle nostre attività», ha concluso il presidente.

Con il sit-in di oggi un gruppo di imprenditori ha chiesto di essere inserito nel nuovo decreto con «aiuti cospicui e congrui al fermo lavorativo in atto dal 23 febbraio 2020 dell’intero comparto».

La delegazione ha portato con sé un documento con le richieste:

  • fondo perduto calcolato sulle reali perdite di fatturato nell’intero anno;
  • credito di imposta, che compensi la svalutazione del parco mezzi;
  • piano rimborso della quota interessi sulla sospensione dei mutui.

Al sit-in hanno aderito ABT 2020 SICILIA – ABT 2020 CAMPANIA –ASSOBUS ITALIA – ACNCC – ANITRAV – ASS. ASTRA – AZIENDE RIUNITE TOSCSANA – AZIENDE RIUNITE VENETO – FINCC – FION – IMPRENDITORI TURISTICI ASSOCIATI – UNITI PER L’ITALIA.