Oggi, venerdì 27 gennaio, Giorno della Memoria, il presidente russo Vladimir Putin ha accusato l’Ucraina di “crimini neonazisti”.
“Dobbiamo chiaramente capire – ha affermato Putin – che ogni tentativo di riconsiderare il contributo che il nostro paese ha dato alla Grande Vittoria (quella dell’armata rossa sui nazisti nella seconda guerra mondiale, n.d.r.) significa di fatto giustificare i crimini nazisti, preparando la strada ad un ritorno di questa ideologia mortifera”.
“Trascurare la storia – ha proseguito il leader del Cremlino – può portare al ripetersi di orribili tragedie. I crimini contro pacifici cittadini, le purghe etniche e le misure punitive compiuti dai neonazisti in Ucraina ne sono una prova. È contro questa malvagità che i nostri guerrieri combattono coraggiosamente”.
Zelensky: “L’Ucraina onora la memoria delle vittime dell’Olocausto”
Anche Volodymyr Zelensky, presidente ucraino, ha diffuso un messaggio in occasione del 27 gennaio: “Oggi, come sempre, l’Ucraina onora la memoria di milioni di vittime dell’Olocausto. Sappiamo e ricordiamo che l’indifferenza uccide insieme all’odio. L’indifferenza e l’odio sono sempre e solo capaci di creare il male insieme. Ecco perché è così importante che tutti coloro che hanno a cuore la vita mostrino determinazione quando si tratta di salvare coloro che l’odio cerca di distruggere”.
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