Stando a quanto riportato dai media ucraini, Kyrylo Budanov, capo dell’intelligence di Kiev, ha affermato che il presidente russo Vladimir Putin è sopravvissuto a un attentato appena due mesi fa, quindi poco dopo il via libera all’invasione.

Come riportato su Ukrainska Pravda, Budanov ha detto che un commando del Caucaso – area che comprende Armenia, Azerbaigian, Georgia e parti della Russia meridionale – ha tentato di assassinare Putin, “non molto tempo fa”: “Si tratta di un’informazione non pubblica. È stato un tentativo assolutamente fallito ma è successo davvero. Circa due mesi fa. Non c’è stata alcuna pubblicità su questo evento ma è avvenuto”.

Lo stesso Putin ha spesso affermato di essere sfuggito a numerosi tentativi di omicidio. Inoltre, lo scorso mese, Putin ha portato con sé la sua ‘valigetta nucleare’, con cui può lanciare a distanza un attacco atomico, al funerale di un politico di estrema destra, Vladimir Zhirinovsky, dimostrando così i suoi timori di finire ucciso.

E nel 2017, al regista Oliver Stone, Putin raccontò di avere subito cinque tentativi di omicidio e che l’unico motivo per cui è vivo è perché si preoccupa personalmente della propria sicurezza: “Io faccio il mio lavoro e gli agenti di sicurezza fanno il loro”. A tal proposito, si dice che Putin viaggi con la sua squadra di cecchini, il cui complito è rintracciare eventuali assassini e ucciderli prima che possano premere il grilletto.

Nel 2012, infine, un ex studente di una scuola pubblica in Gran Bretagna fu arrestato a Odessa con l’accusa di avere partecipato a un complotto per uccidere il presidente russo: Adam Osmayev, che appartiene a un’importante famiglia cecena contraria a Putin, fu catturato dalle forze speciali nella città ucraina, confessando che si sarebbe voluto recare a Mosca per ucciderlo, allora candidato alla presidenza, ‘bombardando’ il corteo. Osmayev ha trascorso vari anni in prigione in Ucraina: Mosca ha tentato invano di farlo estradare in Russia ma Kiev si è sempre rifiutata.

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