Vladimir Putin, presidente della Russia, è tornato a parlare e lo ha fatto dal palco dell‘Easter Economic Forum di Vladivostok.

Putin ha detto: “Ricevendo il gas naturale dalla Russia le economie dei principali Paesi europei hanno avuto vantaggi competitivi di natura globale per decenni. Se ritengono di non aver bisogno di tali vantaggi, bene, non ci preoccupa in alcun modo perché il bisogno di energia nel mondo è ampissimo”.

Putin ha anche segnalato il raggiungimento di un’intesa di massima su tutti i principali parametri per le forniture di gas alla Cina attraverso la Mongolia. “Una delle rotte può passare attraverso il territorio della Mongolia – ha spiegato il presidente russo – A quanto ne so, su tutti principali parametri di questo accordo c’è un’intesa, anche sui parametri di prezzo con i nostri amici cinesi, su cui non sempre è facile trovare un accordo”.

Putin, nonostante le evidenze, ha però negato che il Cremlin stia usando l’energia come arma contro l’Europa, in risposta alle sanzioni.

Il presidente russo Vladimir Putin ha negato che Mosca stia usando l’energia come “arma” contro l’Europa. Gli occidentali “dicono che la Russia usa l’energia come arma. Un’altra sciocchezza! Che arma usiamo? Forniamo quanto necessario in base alle richieste avanzate” dai Paesi importatori, ha detto.

Infine, secondo Putin, le esportazioni di grano dall’Ucraina sono andate principalmente ai Paesi europei e non ai Paesi poveri e ciò rappresenta un rischio di “catastrofe umanitaria”. “Quasi tutti i cereali esportati dall’Ucraina non vengono inviati nei Paesi in via di sviluppo e nei Paesi più poveri, ma nei Paesi dell’Unione europea”, ha detto. Tutto questo “potrebbe portare a una catastrofe umanitaria senza precedenti. Forse dovremmo pensare a come limitare in questo modo l’esportazione di cereali e altri prodotti alimentari? Mi consulterò con il presidente turco Erdogan”.