Vladimir Putin ha tenuto oggi, giovedì 29 febbraio, il suo discorso alle Camere riunite del parlamento russo. Un messaggio alla Nazione in cui il capo dello Stato definisce le priorità per la Russia.
Anzitutto, Putin ha affermato che “la Russia ha dimostrato di poter rispondere a qualsiasi sfida. Siamo chiamati a rispondere a eccezionali sfide e appelli”, citando la “compattezza” del popolo russo e “il sostegno dell’assoluta maggioranza dei russi” per l’operazione militare speciale in Ucraina.
Putin ha anche ringraziato “tutti quelli che stanno combattendo in questo momento per la patria. La Russia si ricorderà sempre dei suoi caduti”.
Attacco all’Occidente
Putin ha spesso puntato il dito contro l’Occidente che vorrebbe che la Russia diventi uno “spazio morente”, “in via di estinzione, in cui si possa fare qualsiasi cosa”. Invece, il Paese non permetterà a nessuno di “interferire nei suoi affari interni”.
Poi, la minaccia: “Anche noi abbiamo armi capaci di raggiungere i territori” occidentali. Ed è “una sciocchezza” sostenere che Mosca voglia attaccare l’Europa.
Il presidente russo ha anche affermato: “Hanno iniziato a parlare della possibilità di inviare contingenti militari NATO in Ucraina, ma ricordiamo il destino di coloro che in passato hanno inviato i loro contingenti nel territorio del nostro Paese, tuttavia le conseguenze di eventuali interventi saranno molto più tragiche. In Occidente pensano che quello che sta avvenendo in Ucraina sia “una specie di cartone animato”.
Inoltre, “l’Occidente sta creando la minaccia reale di un conflitto con l’uso delle armi nucleari e, quindi, della distruzione della civiltà”.
Tornando all’Ucraina, Putin ha assicurato che la Russia farà di tutto per sradicare il nazismo da lì: “Non è stata la Russia a iniziare la guerra nel Donbass, ma faremo di tutto per porvi fine, sradicare il nazismo e raggiungere gli obiettivi dell’operazione militare speciale (in Ucraina)”. Infine, le forze russe “mantengono fermamente l’iniziativa” sul fronte e “avanzano in sicurezza in diverse aree liberando sempre più territori”.
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