Vladimir Putin ha aperto la cerimonia di firma dei trattati di annessione alla Russia delle regioni ucraine di Donetsk, Lugansk, Kherson e Zaporizhizhia.

Putin ha detto: “Il popolo ha fatto la sua scelta, una scelta netta”, chiedendo anche un minuto di silenzio per gli “eroi” che combattono in Ucraina e per le “vittime delle azioni terroristiche di Kiev“.

Il Capo del Cremlino ha aggiunto: “L’amore per la Russia è un sentimento indistruttibile. Ecco perché anche i giovani nati dopo la tragedia della caduta dell’Unione Sovietica hanno votato” per l’annessione, sottolineando che l’URSS “è passata e non tornerà. Ma i russi che vivono al di fuori dei confini della Russia possono tornare alla loro ‘patria storica'”.

Putin ha rimarcato: “Voglio che mi sentano a Kiev, che mi sentano in Occidente: le persone che vivono nel Lugansk, nel Donetsk, a Kherson e Zaporizhzhia diventano nostri cittadini per sempre”. E ancora. L’Ucraina deve “cessare il fuoco cominciato nel 2014, siamo pronti a tornare al tavolo dei negoziati. Ma la scelta” dell’annessione non è più in discussione.  Inoltre, la Russia si è ripresa e “ha riconquistato il suo posto nel mondo” dopo i “tragici anni 90” quando nel Paese “la gente moriva di fame”.

Putin ha accusato l’Occidente di portare avanti “una guerra ibrida contro la Russia” e “ci vuole trasformare in colonia”. Inoltre, “difenderemo i nostri territori con ogni mezzo”.

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