C’è uno strano silenzio sul referendum no triv in programma il prossimo 17 aprile. Se ne parla poco e soprattutto ne parlano pochissimo i rappresentanti del Governo.
In tv è andato in onda qualche spot che annuncia la data della consultazione referendaria scaturita dalla sollevazione delle Regioni nei confronti della legge Sblocca Italia, ma le ragioni ed i quesiti del referendum vengono quasi taciute rimando ai siti di Rai e Governo.
Eppure si tratta di una battaglia che il territorio ha intentato contro il Palazzo di Roma: Regioni (la Sicilia non lo ha promosso), AnciSicilia e tante associazioni e formazioni politiche si sono mobilitate per riaffermare l’autorità di decidere in materia di questioni ambientali. Prima le mozioni, poi le deliberazioni, quindi i pareri di legittimità costituzionale ed infine il via libera della Cassazione.
Insomma, un iter iniziato quasi due anni fa e che al fotofinish sembra essere accompagnato dal silenzio tanto da spingere le stesse associazioni ad avviare un’azione di social pushing per far sapere che l’Italia il prossimo 17 aprile andrà a votare.
Lo spauracchio dei promotori del Sì ( e del referendum ) è quello di non raggiungere il quorum che potrebbe rappresentare la pietra tombale sulla questione e l’avvio di nuove prospezioni petrolifere in mare.
Qualche tempo fa, quando ancora la Sicilia poteva pronunciarsi sul referendum, intervistammo un vero e proprio mito vivente: Enzo Maiorca, il recordman siracusano che ha legato l’umanità agli abissi.
“Mai avrei pensato che mi sarei ritrovato in una situazione analoga a quella della fine degli anni ’50 – diceva nel novembre 2014 – quando la costa di Priolo venne saccheggiata e distrutta. La storia delle trivelle, però, è addirittura più pericolosa”.
A fare proseliti in favore del Sì c’è in prima linea la figlia di Enzo, Patrizia Maiorca che da settimane su facebook invita tutti a recarsi alle urne.
Mentre qualche giorno fa, Carmen Consoli si è lasciata immortalare con le insegne no triv. Insomma il fermento esiste basta solo farlo sapere.
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