• Non ci sarà la proroga del contratto dei navigatori.
  • Sindacati annunciano una manifestazione di piazza.
  • Per il deputato Giacomoni (FI) è segno del fallimento del Reddito di Cittadinanza.

Nella Manovra non c’è la proroga del contratto degli oltre 2.600 navigator, ovvero le figure che avrebbero avuto il compito di trovare lavoro ai percettori del reddito di cittadinanza.

Il decreto Sostegni, infatti, aveva prorogato dal 30 aprile 2021 fino a fine anno gli incarichi di collaborazione conferiti da Anpal Servizi per le misure di politica attiva del lavoro destinate ai beneficiari del RDC ma nella bozza della legge di bilancio, al momento, non ci sono i fondi per il rinnovo dei contratti.

Il testo prevede, però, che le agenzie per il lavoro iscritte all’Albo informatico delle agenzie per il lavoro autorizzate da Anpal a offrire i servizi di incontro tra domanda e offerta di lavoro “possono svolgere attività di mediazione tra domanda e offerta di lavoro per i beneficiari” del reddito di cittadinanza.

L’IRA DEI SINDACATI

I sindacati Nidil-Cgil, Felsa-Cisl e Uiltemp, annunciando una manifestazione di piazza per il prossimo giovedì 18 novembre, parlano di “grave errore non prorogare i contratti ai navigator” nella manovra. “Professionisti, selezionati e formati, che hanno reso un enorme contributo all’intero sistema delle politiche attive nazionali, oltre che sulle attività specifiche legate al Reddito di cittadinanza”. I sindacati chiederanno “a tutte le forze politiche di rivedere questa scelta sbagliata, affinché venga trovata una soluzione per dar loro continuità” inserendoli nelle attività previste dal PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza).

“Non si può immaginare di ripartire ogni volta da zero senza tener conto delle professionalità maturate da questi lavoratori in due anni di attività e che risultano indispensabili per rafforzare il nostro asfittico sistema di politiche attive del lavoro”, hanno affermato i segretari nazionali di Felsa-Cisl, Luca Barilà, Nidil-Cgil, Silvia Simoncini, e Uiltemp, Gianvincenzo Benito Petrassi. I sindacati che rappresentano anche i lavoratori precari ribadiscono che i navigator sono professionisti che “devono diventare ancora più parte dell’intero sistema delle politiche attive e dell’orientamento, anche sulle misure che il Governo sta prevedendo a favore dei percettori di ammortizzatori sociali, perché il sistema pubblico continui a garantire, da protagonista, assistenza ai cittadini”.

“FALLIMENTO DEL RDC ORA CERTIFICATO”

E Sestino Giacomoni, deputato di Forza Italia, ha affermato: “Reddito di cittadinanza. Il fallimento sul versante lavoro ora è certificato. Anche i navigator affondano. Non sarà prorogato il contratto dei 2500 navigator, lavoratori nati con il Reddito di Cittadinanza col compito di supportare i centri per l’impiego nella collocazione dei beneficiari del Reddito. Prorogato dal dl Sostegni, il loro contratto scade a fine anno e la Legge di Bilancio non ne prevede il rinnovo. Sembra il colmo dei colmi, purtroppo p un’altra dolorosa pagina del fallimento economico, sociale e morale, che risponde al nome di Reddito di Cittadinanza”.

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