Domenica 12 giugno, dalle 7 alle 23, gli italiani saranno chiamati a esprimersi su cinque quesiti referendari che riguardano la giustizia. Potranno votare tutti i cittadini italiani con più di 18 anni, muniti di tessera elettorale e documento d’identità.
Si tratta di un referendum abrogativo (articolo 75 della Costituzione), ovvero si chiede agli elettori di abrogare una legge con il sì di mantenerla in vigore con il no. Ogni quesito, affinché sia valido, deve raggiungere il quorum, cioè la maggioranza degli aventi diritto. In pratica, l’affluenza per ogni quesito deve superare il 50% + 1 voto, altrimenti il referendum perderà di validità.
In sintesi, i 5 quesiti referendari riguardano la separazione delle carriere (tra giudici e Pm); la custodia cautelare durante le indagini; la legge Severino, cioè l’incandidabilità dopo la condanna; le pagelle ai magistrati; la Riforma del Consiglio Superiore della Magistratura.
I 5 quesiti
- Abrogazione del Testo unico delle disposizioni in materia di incandidabilità e di divieto di ricoprire cariche elettive e di Governo conseguenti a sentenze definitive di condanna per delitti non colposi;
- Limitazione delle misure cautelari: abrogazione dell’ultimo inciso dell’art. 274, comma 1, lettera c), codice di procedura penale, in materia di misure cautelari e, segnatamente, di esigenze cautelari, nel processo penale;
- Separazione delle funzioni dei magistrati. Abrogazione delle norme in materia di ordinamento giudiziario che consentono il passaggio dalle funzioni giudicanti a quelle requirenti e viceversa nella carriera dei magistrati;
- Partecipazione dei membri laici a tutte le deliberazioni del Consiglio direttivo della Corte di cassazione e dei consigli giudiziari. Abrogazione di norme in materia di composizione del Consiglio direttivo della Corte di cassazione e dei consigli giudiziari e delle competenze dei membri laici che ne fanno parte;
- Abrogazione di norme in materia di elezioni dei componenti togati del Consiglio superiore della magistratura.
Per approfondire ogni quesito si consiglia di visitare le FAQ pubblicate sul sito del Governo italiano.
Commenta con Facebook