Un cinese si è riunito con la sua famiglia biologica dopo essere stato rapito 32 anni fa quand’era bambino.

Come riportato da Reuteurs, Mao Yin fu rapito all’età di due anni e mezzo nella hall di un hotel a Xi’an nel 1988 e poi venduto a una coppia senza figli. Negli anni successivi la polizia ha indagato in oltre 10 province. Ebbene, lunedì scorso, 18 maggio, Mao Yin, oggi 34enne, ha riabbracciato i suoi genitori.

I genitori non hanno mai perso la speranza di potere un giorno riabbracciare il proprio figlio. La madre Li nel corso degli anni ha persino distribuito oltre 100mila volantini ed è apparsa spesso in vari programmi televisivi. Inoltre, si è riunita ai volontari per raccogliere informazioni sui bambini scomparsi e fornirle alla polizia. Grazie al suo aiuto, ben 29 bambini si sono riuniti con le loro famiglie.

Alla fine di aprile, la polizia di Xi’an ha ricevuto una ‘soffiata’ secondo cui un uomo della provincia del Sichuan adottò un bambino di Xi’an alcuni anni fa al prezzo di 6mila yuan (una cifra che oggi equivalgono a 770 euro).

Mao Yin e i suoi genitori.

Dopo una serie di indagini e di confronti, la polizia ha trovato un uomo chiamato Gu, residente a Mianyang, che assomigliava allo scomparso Mao Yin. Giusta intuizione perché è stata poi confermata dal test del DNA.

La madre ha affermato che non riusciva a credere che, dopo avere aiutato 29 bambini scomparsi a tornare a casa, sarebbe stata in grado di trovare un giorno suo figlio ma ha aggiunto che continuerà ad agire per combattere la piaga dei rapimenti.

Le immagini del ricongiumento tra Mao Yin e i suoi genitori hanno fatto il giro del mondo. L’uomo ha anche annunciato che si trasferirà a Xi’an per vivere accanto ai suoi genitori.

Secondo il Ministero della Pubblica Sicurezza, oltre 6.300 bambini rapiti hanno potuto riabbraciare i propri genitori grazie ai test del DNA che si effettuano dal 2019.

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