Il disegno di legge delega per la riforma fiscale è stato approvato ed è diventato legge, segnando una tappa importante nella revisione del sistema tributario italiano. Ora il governo dovrà tradurre le linee guida e i principi contenuti nel provvedimento in norme concrete, attraverso specifici decreti legislativi da realizzare entro i prossimi 24 mesi. Il provvedimento, composto da 23 articoli distribuiti in cinque titoli, presenta diverse novità e cambiamenti significativi.
Una delle principali modifiche previste dalla riforma fiscale riguarda la riduzione delle aliquote IRPEF. Si prevede un graduale processo di revisione dell’imposta, con l’obiettivo finale di arrivare a un’unica aliquota. Il primo passo prevede la transizione da quattro a tre aliquote, con l’obiettivo di semplificare il sistema fiscale e renderlo più equo.
Per i lavoratori dipendenti, viene eliminata l’ipotesi iniziale di una flat tax incrementale. Al suo posto, viene introdotta una tassazione agevolata su straordinari, tredicesime e premi di produttività. Questo provvedimento mira a sostenere i lavoratori e a favorire la crescita delle aziende.
Viene introdotto il concordato preventivo biennale per le Partite IVA e le Piccole e Medie Imprese. Il fisco calcolerà quanto dovuto ai fini dell’imposta sui redditi per i due anni successivi, offrendo ai contribuenti una maggiore certezza su quanto devono pagare. Inoltre, vengono previste agevolazioni sul versamento dell’Iva e dell’IRES.
La riforma fiscale prevede una revisione dell’IVA per renderla più aderente alla normativa dell’Unione Europea. Inoltre, è indicato il graduale superamento dell’Imposta Regionale sulle Attività Produttive (IRAP).
Viene abolito lo scudo penale per i contribuenti che aderiscono all’adempimento collaborativo e collaborano con il fisco, comunicando preventivamente i rischi fiscali. Il regime di adempimento collaborativo viene esteso anche ai contribuenti con elevati livelli di affidabilità fiscale, offrendo premi e riduzione dei tempi di rimborso.
La riforma fiscale introduce anche nuove forme di pagamento delle tasse, come l’addebito diretto sul conto bancario o altri strumenti di pagamento elettronico. Viene inoltre prevista la possibilità di rateizzare acconti e saldi Irpef per autonomi e imprenditori individuali. La riforma mira anche a semplificare la disciplina dei tributi regionali e ad eliminare micro-tributi, come l’addizionale erariale sulla tassa automobilistica per le auto di potenza superiore a 185 chilowatt. Infine, viene vietata la vendita a distanza dei prodotti da inalazione contenenti nicotina.