Reddito di cittadinanza sospeso, quali sono le nuove misure? E quali sono gli importi?  Su un totale di 896mila famiglie che fino al 1° agosto hanno beneficiato della misura, tra le 160 e le 170mila non lo riceveranno più. In Sicilia, stop per 39 mila famiglie, di cui 11mila a Palermo e 9mila a Catania. Entro la fine del 2023, secondo le stime del governo, il numero salirà a 250mila totali. Ma quali sono le nuove misure di sostegno? E quali gli importi?.

Reddito di cittadinanza sospeso, l’assegno di inclusione

Al posto del Rdc sono state istituite due nuove forme di assistenza finanziaria. La prima è l’Assegno di inclusione: lo potrà percepire che ha un Isee che non supera i 9.360 euro e il reddito del nucleo che non sfonda i 6mila. La misura riguarda i nuclei familiari con all’interno almeno una persona over-60, una persona diversamente abile di cui prendersi cura o figli minorenni a carico.

Assegno di inclusione, l’importo

L’importo è fino a 6mila euro l’anno, 500 al mese, più un contributo affitto (per le locazioni regolari) di 3.360 euro l’anno, 280 al mese. Se il nucleo è costituito da tutte persone almeno 67enni o disabili gravi l’importo mensile è di 630 euro (7.560 l’anno) più 150 euro di contributo d’affitto (1.800 l’anno), per un totale massimo di 780 euro.

Il beneficio economico non può essere, comunque, inferiore a 480 euro all’anno. È erogato mensilmente per un periodo continuativo non superiore a 18 mesi e può essere rinnovato, previa sospensione di un mese, per ulteriori 12 mesi. Allo scadere dei periodi di rinnovo è sempre prevista la sospensione di un mese.

Reddito di cittadinanza sospeso, la carta d’inclusione

Il contributo economico è erogato attraverso uno strumento di pagamento elettronico ricaricabile, chiamato “Carta di inclusione”, con la quale oltre al soddisfacimento delle esigenze previste per la carta acquisti potranno essere eseguiti prelievi di contante entro un limite mensile di 100 euro per un singolo individuo, moltiplicato per la scala di equivalenza e potrà essere eseguito un bonifico mensile in favore del locatore indicato nel contratto di locazione.

L’Assegno di inclusione è richiesto con modalità telematiche all’Inps, che lo riconosce, previa verifica del possesso dei requisiti e delle condizioni richieste. La richiesta può essere presentata, altresì, presso i patronati e i centri di assistenza fiscale (Caf), previa stipula di una convenzione con l’Inps.

Per chi rimane il reddito di cittadinanza

Da precisare che continueranno a ricevere il Reddito di cittadinanza fino alla fine dell’anno le famiglie composte da almeno una persona over60, con figli minorenni o con una persona diversamente abile. In seguito riceveranno l’assegno per l’inclusione.

La seconda forma di assistenza è il Supporto Formazione e Lavoro, destinato a chi ha reddito Isee inferiore a 6mila euro; chi ha età tra i 18 e i 59 anni; chi non ha in famiglia disabili, minori o ultrasessantenni.

Le persone coinvolte dovranno però partecipare ad attività di formazione obbligatorie: si tratta infatti di un rimborso spese e non di un sussidio come il Reddito. L’importo massimo è di 350 euro al mese per 12 mesi, non più rinnovabili

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