Claudio Fiori, 60 anni, imprenditore, si è tolto la vita, bevendo acido muriatico. Il dramma è accaduto a San Clemente, nel Riminese.  L’uomo era il titolare della SCE elettronica, azienda specializzata nei quadri elettrici: è stato costretto a chiuderla.

Stando a quanto si è appreso, l’uomo, residente a Taverna di Monte Colombo, ha ingerito martedì scorso, 10 maggio, nel tardo pomeriggio, una grosse dose di acido muriatico per poi chiamare lui stesso il 118, forse colto da un ripensamento a causa degli atroci dolori. I soccorsi sono stati immediati ma l’imprenditore è morto qualche ora dopo il ricovero.

Qualche giorno fa il 60enne ha dovuto licenziare tutti i suoi dipendenti, circa una quindicina come riportato sul Resto del Carlino, pare perché travolto da forti difficoltà dovute al rincaro delle materie prime, al caro bollette e al difficile reperimento dei materiali. Ad aprile aveva utilizzato la cassa integrazione ma entro maggio aveva annunciato la chiusura definitiva dell’impresa.

L’azienda di Fiori aveva sede a Sant’Andrea in Casale, frazione nel territorio del comune di San Clemente.