Rinasce la Margherita 2.0,. la formazione della sinistra democristiana che era stata sciolta torna a vivere, almeno nel nome. Si chiamerà così la lista degli uomini e delle done di sinistra che vengono fuori da Ap. L’ex formazione di Angelino Alfano che ha deciso di non ricandidarsi darà vita, dunque, a due diverse liste. Una andrà a destra e l’altra a sinistra.

A guidare quella parte che resta alleata del Pd sarà Beatrice Lorenzino il ministro della Salute uscente. Nel simbolo della Margherita 2.0 ci sarà anche il suo nome.

Della partita saranno anche Casini, Oliviero,. De Mita e anche l’Italia dei Valori con Messina. Ciascuna delle sigle di partiti e movimenti che parteciperanno al progetto dovranno essere rappresentate nel simbolo perchè non rinunceranno alla loro identità.

Alla costituzione del nuovo gruppo/lista sembra abbia partecipato personalmente anche Alfano.  La difficile trattativa, però, non è conclusa. Fra i promotori c’è anche di Lorenzo Dallai e a seguire potrebbe arrivare anche Tabacci. Ma Dallai, pur confluendo nel progetto, rifiuta il nome “Non nasce nessuna Margherita 2.0. Quella esperienza politica nazionale è confluita nel Pd e nessuno intende né potrebbe riproporla oggi. Più semplicemente ho messo a disposizione della lista ‘Civica Popolare’ che stiamo costruendo assieme ad altri soggetti di area centrista il simbolo della Margherita Trentina di fine anni novanta, che è graficamente e giuridicamente diverso da quello di ‘Democrazia e’ Libertà-La Margherita’ e che si accompagnerà ad altri simboli. Il senso è invece quello di richiamare una esperienza civico-territoriale e di simboleggiare la convergenza di diverse sensibilità attorno ad un progetto politico comune, nell’ambito della coalizione del centro sinistra”.

Al centro del programma della nuova gamba centrista alleata della sinistra ci sarà la prosecuzione della stagione delle riforme avviata da Renzi e proseguita da Gentiloni