Un’aggressione brutale in un parco pubblico, una violenza sessuale avvenuta davanti agli occhi del fidanzato, e un’inchiesta ancora in pieno corso. È questa la cronaca drammatica che ha scosso la capitale e acceso nuovamente i riflettori sulla sicurezza dei luoghi pubblici di Roma, in particolare nella zona est, tra Alessandrino e il parco di Tor Tre Teste.
Era la notte del 25 ottobre quando una ventenne, nata nel 2006, è stata violentata da un gruppo di ragazzi di origine nordafricana nel parco Tor Tre Teste. Un episodio agghiacciante, avvenuto mentre la giovane si trovava appartata in auto con il fidanzato, un 25enne conosciuto da poco su internet. Per entrambi era il primo incontro.
I due erano parcheggiati in via del Pergolato, nei pressi del vecchio campo sportivo, quando sono stati assaliti da un gruppo di giovani, che hanno sfondato il vetro dell’auto, immobilizzato il ragazzo e trascinato via la ragazza. Secondo la ricostruzione, almeno uno degli aggressori ha abusato della giovane in una zona appartata, mentre gli altri bloccavano il compagno.
Indagine in corso: tre fermi, ma non è finita
Le forze dell’ordine sono intervenute prontamente. Determinante è stato l’intervento di una guardia giurata che, notando la scena, ha allertato la polizia. La squadra mobile di Roma ha così avviato un’indagine rapida e articolata, riuscendo in breve tempo a fermare tre cittadini marocchini, poco più che ventenni, che gravitavano nella zona del Quarticciolo. Uno di loro è stato rintracciato a Verona. I tre sono indagati per violenza sessuale di gruppo e rapina in concorso. Si trovano attualmente in carcere, destinatari di un decreto di fermo emesso dalla procura. Gli investigatori, coordinati dal procuratore aggiunto Maurizio Arcuri, ipotizzano però la presenza di altri complici non ancora identificati.
Il nodo del Dna e il riconoscimento delle vittime
L’inchiesta si muove su diversi fronti. Le vittime hanno riconosciuto i tre giovani grazie a un album fotografico mostrato dagli agenti. In particolare, la ventenne ha indicato uno dei fermati come il presunto autore dello stupro. Tuttavia, i primi riscontri del Dna non confermano questa attribuzione: sebbene confermino la presenza dei giovani all’interno dell’auto, non vi è corrispondenza tra il profilo genetico e il ragazzo indicato come l’aggressore. Un dato che lascia ancora molte ombre sulla dinamica e sulla precisa identità dell’autore materiale della violenza. Sono stati inoltre sequestrati i cellulari dei tre fermati, su cui verranno effettuate analisi approfondite per trovare ulteriori elementi probatori, come geolocalizzazioni, foto, video o messaggi. Gli inquirenti stanno anche verificando se altre rapine, avvenute con lo stesso modus operandi nella stessa zona, possano essere collegate al gruppo.
Le prossime tappe dell’inchiesta
Le indagini proseguono a ritmo serrato. Gli inquirenti sono al lavoro per:
- confermare la presenza degli altri aggressori;
- approfondire i contenuti dei telefoni sequestrati;
- confrontare il Dna rinvenuto con le banche dati disponibili;
- verificare se vi siano collegamenti con altri casi recenti avvenuti nella stessa zona.
Intanto, i tre fermati rimangono in carcere, mentre la procura continua a raccogliere elementi utili per costruire un quadro probatorio solido.
Lo sapevi che…?
Il parco di Tor Tre Teste, costruito negli anni ’90, è uno dei più grandi spazi verdi della periferia est di Roma, ma non è la prima volta che si trova al centro delle cronache. Negli ultimi cinque anni, sono stati segnalati più di 20 episodi tra aggressioni e rapine nelle aree più isolate del parco, soprattutto di notte.
FAQ – Domande frequenti
- Dove è avvenuta l’aggressione? Nel parco Tor Tre Teste, a Roma, lato via del Pergolato, zona Alessandrino.
- Quando è successo? Nella notte tra il 24 e il 25 ottobre 2025.
- Quanti sono gli aggressori? Tre giovani sono stati fermati, ma si ipotizza la presenza di altri complici ancora ricercati.
- Cosa dicono le analisi del Dna? Hanno confermato la presenza dei fermati nell’auto, ma non l’attribuzione dello stupro al soggetto indicato dalla vittima.
- Ci sono precedenti nella zona? Sì, lo stesso parco era stato teatro di un’aggressione simile alla fine di agosto 2025.






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