Il Parlamento europeo ha dichiarato la Russia “stato sponsor del terrorismo” per gli atti “brutali e disumani” inflitti all’Ucraina e ai suoi cittadini dall’inizio dell’invasione.
I deputati, in una risoluzione non vincolante ma simbolica, hanno affermato in una nota congiunta: “Gli attacchi deliberati e le atrocità perpetrate dalla Federazione Russa contro la popolazione civile ucraina, la distruzione di infrastrutture civili e altre gravi violazioni dei diritti umani e del diritto internazionale umanitario equivalgono ad atti di terrore contro la popolazione ucraina e costituiscono crimini di guerra”.
“Alla luce di quanto sopra, il Parlamento europeo riconosce la Russia come uno stato sponsor del terrorismo e come uno Stato che utilizza mezzi del terrorismo”, hanno proseguito.
La risoluzione è stata approvata a stragrande maggioranza oggi, mercoledì 23 novembre, con 494 voti a favore, 58 contrari e 44 astenuti, durante la sessione plenaria mensile a Strasburgo.
Il testo ha unito tre diverse risoluzioni presentate dal Partito popolare europeo (PPE), Renew Europe e dal gruppo dei conservatori e riformisti europei (ECR).
Nella versione finale, i deputati denunciano la “guerra di aggressione illegale, non provocata e ingiustificata” della Russia contro l’Ucraina e accusano l’esercito russo e i suoi alleati di avere commesso un lungo elenco di crimini, come l’omicidio di “migliaia” di civili e “centinaia” di bambini, attacchi a infrastrutture essenziali, esecuzioni sommarie, rapimenti, stupri, vessazioni, torture, detenzioni di massa e deportazioni forzate.
“Questi atti brutali e disumani stanno causando morte, sofferenza, distruzione e sfollamento”, hanno affermato i deputati, rimarcndo i quasi 40mila crimini di guerra finora documentati in Ucraina.
I parlamentari hanno anche condannato la Russia per avere provocato una crisi umanitaria “su larga scala” a Mariupol e avere trasformato in armi “il cibo e la fame”, con implicazioni globali. Queste “atrocità” sono progettate per terrorizzare la popolazione ucraina, soffocare la sua resistenza e costringerla ad accettare il “potere occupante” e il suo tentativo di annettere illegalmente il territorio sovrano.
Il MoVimento 5 Stelle si è astenuto
“In Ucraina è il momento di alzare i toni della pace. La risoluzione che verrà messa ai voti oggi al Parlamento europeo porta invece all’opposta direzione. La nostra solidarietà al popolo ucraino è totale e consideriamo la Russia come l’unica responsabile della guerra in corso sul suolo ucraino. Il suo esercito si è inoltre macchiato di crimini atroci, tuttavia dopo più di nove mesi di aperte ostilità che non hanno risparmiato le popolazioni civili bisogna mettere a tacere le armi e far prevalere le diplomazie. Non è più il momento del muro contro muro. Il grande assente del testo della risoluzione del Parlamento europeo è la parola pace e per questa ragione, pur condividendo i paragrafi di sostegno all’Ucraina, non possiamo sostenerla. Il nostro voto sarà di astensione. Putin ha colpevolmente violato il diritto internazionale, ma va condotto ogni sforzo per arrivare a un negoziato fra le parti e mettere fine a questa orribile guerra. Proviamoci”, così in una nota la delegazione del Movimento 5 Stelle al Parlamento europeo.
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